Torino: il proprietario del Ristorante del Cambio vince il bando per la Vigna della Regina, ma è polemica

La Vigna della Regina a Torino, riportata in auge dall’ Azienda Balbiano, passa in concessione alla società del titolare del Cambio. Ma è polemica, l'unico criterio per l’assegnazione è stato quello economico.

Torino: il proprietario del Ristorante del Cambio vince il bando per la Vigna della Regina, ma è polemica

La storica Vigna della Regina a Torino, riportata in auge negli ultimi quindici anni dall’ Azienda Balbiano di Andezeno, è passata in mano alla Società Agricola Orsolina di Michele Denegri, titolare del Cambio. La notizia lascia spazio a parecchie polemiche poiché la riassegnazione dell’iconico vigneto torinese si sarebbe basata esclusivamente su criteri economici, senza tenere conto della progettualità e dell’eredità lasciata dai Balbiano che visto l’andazzo hanno scelto di fare un passo indietro.

Partiamo dal decreto di aggiudicazione pubblicato dalla Direzione Regionale Musei Piemonte. Il bando di concessione è stato assegnato a fronte di un’offera quattro volte superiore al valore di partenza di 6 mila euro. Michele Denegri infatti si è aggiudicato la vigna reale per 24 mila euro l’anno a fronte dei 10 mila offerti dagli altri contendenti (Società Agricola Luca Ferraris e la Società Agricola Amistà).

La Società Agricola Orsolina di Moncalvo, in provincia di Asti, gestirà così per i prossimi cinque anni il vigneto di Freisa, delle dimensioni che non raggiungono l’ettaro, che domina la collina di Torino. La delusione da parte di Francesco e Luca Balbiano è molta, e trapela chiaramente dal comunicato diffuso nei giorni scorsi dai due imprenditori che nel 2006 hanno avviato un processo sofferto ma fruttuoso di rinascita della vigna appartenuta ai Savoia.

“Dopo questa sfida vinta e nonostante il desiderio entusiasta di poterne vincere molte altre, l’Azienda ha deciso di non presentare la propria offerta per l’assegnazione della gestione della Vigna per i prossimi 5 anni” si legge nella nota diffusa dai Balbiano. “Ci auguriamo – prosegue il comunicato – che il nuovo concessionario non perda l’occasione di presentare la richiesta di adesione alla Urban Vineyards Association, onde evitare che la  Vigna della Regina, e più in generale la città di Torino, sia esclusa da un progetto che l’ha resa protagonista”.

Vigna della ReginaVeduta sulla Vigna della Regina che domina la collina di Torino

15 anni di gestione, 14 vendemmie e un patrimonio ritrovato

L’adesione alla Urban Vineyards Association è uno dei tanti brillanti traguardi raggiunti dai Balbiano che dopo 15 anni e 14 vendemmie cedono il passo ai nuovi concessionari lasciando nelle loro mani un patrimonio culturale ed enologico rappresentato dal Freisa, eletto vitigno dell’anno 2022 dalla Regione Piemonte.

Il vino Torinese, che nel 2011 ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata, prendono il nome di Freisa di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina” è divenuto il simbolo di un patrimonio ritrovato ricostruito un pezzo dopo l’altro con fatica e investimenti non indifferenti. Grazie a Luca Balbiano la Vigna della Regina si è fatta ambasciatrice della Urban Vineyards Association a cui appartengono altre tredici vigne urbane presenti in cinque Paesi del mondo.

La riscoperta del prodotto è andata di pari passo con quella del contesto, Villa della Regina divenuta residenza reale nel 1715 che sotto l’egida dei Balbiano ha ritrovato la sua antica vocazione agricola. La vigna affonda le radici nel 1615 come parte integrante di una cornice nobile ma comprensiva anche di stalle, orti e frutteti rinata dopo un lungo periodo di abbandono.

Ora questo patrimonio passa in mano al titolare del Cambio.“È stata una decisione molto difficile – hanno commentato i Balbiano – sulla quale abbiamo riflettuto lungamente. Alla fine siamo convinti che sia stata l’unica scelta possibile. L’unico criterio di cui si è tenuto conto per l’assegnazione è stato quello economico, relegando a un aspetto puramente commerciale quello che per noi è stata prima di tutto passione”.