Trieste: rischia la vita per aver mangiato le bacche dall'”albero della morte”

Un uomo di 37 anni a Trieste ha rischiato la vita per aver mangiato le bacche dell'albero della morte, ovvero il tasso, che produce una sostanza paralizzante e potenzialmente letale per uomini e animali.

Trieste: rischia la vita per aver mangiato le bacche dall'”albero della morte”

Un bravo boyscout o un fan di Harry Potter lo saprebbe qual è l’albero della morte. Ma un giovane di 37 anni a Trieste purtroppo non ha riconosciuto le bacche di quest’albero tossico e ha rischiato la vita dopo aver mangiato i frutti tossici.

L’uomo ha trovato e mangiato i frutti di quello che viene chiamato “albero della morte“, ovvero il tasso, ed è stato necessario il ricovero immediato nel reparto di terapia intensiva di cardiochirurgia a Cattinara. Dopo che aveva ingerito alcuni arilli, in dose comunque sufficiente da risultare letali, a salvarlo è stata la circolazione extracorporea, cioè il dispositivo biomedicale che garantisce la sopravvivenza dei pazienti chirurgici, sostituendo temporaneamente le funzioni cardio-polmonari.

L’albero del tasso, comunemente noto appunto come “albero della morte” produce questi frutti tossici, ma è tuttavia molto usato per altro come siepe ornamentale o pianta isolata. Il principio attivo responsabile della tossicità si raccoglie nei frutti, ma in realtà anche nei rami, nelle foglie e nei semi, dove è presente in percentuale variabile fra lo 0,5 e il 2%. Gli organi che ne contengono di più sono le foglie vecchie.

La tossina che produce è un alcaloide, conosciuta come la tassina. Ha effetto narcotico e paralizzante sull’uomo e su molti animali domestici. Molte di queste sostanze tossiche, alle dosi presenti nella pianta, possono essere usate però come principi attivi che si trovano in molti prodotti chemioterapici, utilizzati principalmente per la lotta ad alcune forme di cancro.

 

[ Fonte: Il Fatto Quotidiano ]