Antico Caffè Greco a Roma, recensione: una vecchia gloria senza più allori

La nostra recensione dell'Antico Caffè Greco di Roma, storico locale di Via dei Condotti. Il menu, i prezzi, i pro e i contro.

Antico Caffè Greco a Roma, recensione: una vecchia gloria senza più allori

Si sentiva quasi suonare il Valzer delle Candele nelle sale dell’Antico Caffè Greco, nelle due volte due che lo abbiamo visitato in questa settimana. Ora paragonare l’Ospedale Israelitico allo Stockholm, può sembrare ardito, ma indubbiamente lo storico caffè di Via Condotti (Roma) un po’ a una sinking boat poteva somigliare. Cosa non funziona (o funzionava, potremmo già dire, considerando i preludi di sfratto) nella gestione dell’Antico Caffè Greco? Praticamente tutto.

Come al solito, quando si tratta di tirare mazzate cecate, ci siamo imposti più visite: una colazione rinforzata e un aperitivo, sospesi tra il deludente e l’irragionevole.

La storia del Caffè Greco che ha incontrato la Storia

Sala Polacca

Avant le déluge, la vita dell’Antico Caffè Greco inizia con un oramai mitologico padre fondatore, Nicola della Maddalena. Era proprio lui, originario dell’Anatolia, il Greco che riecheggia nel nome. Nella seconda metà del ‘700, infatti, la Turchia e la Grecia erano strettamente legate. Caffè più risalente di Roma e tra i più antichi di tutto il nostro paese, il Greco è diventato negli anni un punto di riferimento per l’arte e la letteratura. Attualmente, sono presenti al suo interno oltre 300 opere d’arte che raffigurano molti degli illustri ospiti che nei secoli si sono avvicendati in questi storici locali. Tra i più abituali e insigni frequentatori del caffè di via Condotti, molti personaggi del Gran Tour, francesi, tedeschi e inglesi. Si narra che lo stesso Gogol abbia scritto parte del suo capolavoro, Anime Morte, proprio sorseggiando il caffè del Greco.

Il legame tra l’arte e il Greco è così stretto che lo stesso caffè è stato oggetto di una delle più note opere di Renato Guttuso, attualmente esposta al Prado di Madrid.

Come è oggi l’Antico Caffè Greco

prospettive grecoantibagno greco

Se non fosse che non è particolarmente onorevole sbeffeggiare chi è agonizzante, verrebbe quasi da dire che ora più che Goethe, si potrebbe vedere bene ai tavoli del Greco, Federico Moccia e chissà che ben presto, oltre a paragonarsi a Jack London, il nostro letterato romano non si avvicini che so, a Shopenhauer o a Byron, per il suo spiccato senso dell’eleganza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciononostante, l’ambiente è decisamente monumentale e dal colpo d’occhio molto convincente, quasi abbacinante. Storia, velluti rossi, dettagli oro, opere d’arte. Poi lo sguardo si abitua alla grandeur e magari, se non sei di origine mittleuropea (o se non ami molto la letteratura), rimani un po’ deluso dalle sedute logore o dalla circostanza che molte sale siano pretermesse da eleganti cordoli borgogna, che aumentano l’aspetto museale, ma anche l’aria da teatranti sotto Quaresima.

Nè maggiore allegria la ritroviamo nelle vetrine dei dolci, appena all’ingresso. Torte stanche e poco incentivanti, poca varietà di mignon e paste in genere, monticchioni di tramezzini che, però, appaiono invoglianti e umidi almeno al guardo, e, ancora peggio, i lievitati che davvero sono quasi dissuasivi.

Il menu e i prezzi: come si mangia e come si sta al Caffè Greco

menu e prezzi caffè greco

Non per noi, vogliosi di una colazione con tutti i crismi. Doppio caffè: espresso e americano, o per meglio dire, allungato con l’acqua calda, servito direttamente in tazza grande. Miscela appositamente realizzata per il Greco, perfino venduta già macinata o in chicchi. Non piangeremo di gioia, ma nemmeno ci irrigidiamo. Anche se un qualche sentore di bruciato, soprattutto nell’espresso, lo abbiamo rinvenuto.

Più desolante il cornetto, farcito sul momento per non rovinarne il preteso equilibrio. Abbiamo scelto una crema pasticciera, anemica e che, per rimanere in tema letterario, parrebbe citare Gianni Rodari: insapore, inodore!

Ma più che la crema, potè la (mancata) sfogliatura. Non ci dilunghiamo, imago se satis, ostendit. GLi insulti sembrano più soavi in latino, ma traduciamo pure che la foto parla per noi.

Croissant e tramezzino al pollo

Non andiamo particolarmente meglio dalle parti del raviolo con gianduja, pur caldeggiatoci dal maitre. Ecco, qui spenderemo parole di apprezzamento, per un uomo forse non particolarmente gioviale (né felice nella scelta dei pasticcini), ma deciso conoscitore della storia del Greco e delle lingue. Lo abbiamo visto passare con scoglievolezza dall’inglese, al francese, passando per lo spagnolo. Forse non sarà il beniamino dei colleghi, i cui sguardi terrorizzati non migliorano certo l’atmosfera penitenziale, ma di certo, il suo lavoro lo sa fare.

Tornando al raviolo: non torniamoci. Molto meglio, con il tramezzino di insalata di pollo: più che farcito e in modo uniforme, gustosissimo, anche per la dose generosa di salsa, un po’ croccante per l’insalata. Insomma: niente male. Se fossimo cattivi diremmo che non ci vuole molto a farlo bene, ma non siamo cattivi.

cocktail e vino caffè greco aperitivo greco

carnera caffè greco

Siamo temerari, e lo scherzo ci sarà fatale: che aperitivo sia. Sotto il profilo economico, intanto, perché ai 47 euro della colazione, aggiungiamo i 62 dell’aperitivo e perché il nostro intento era for the better, ma siamo dalle parti di Caporetto.

Cantine non specificate, descrizioni claudicanti dei vitigni; lunga carta dei cocktail, abbastanza ben strutturata. Non conosceremo mai la provenienza del nostro calice di Gewurztraminer.

Il cibo sull’alzatina non è altezza di quanto i prezzi renderebbero congruente: brutti i tocchetti di frittate, inqualificabile il salume, irritante il paninetto, inutilina la diciamo tartina con il burro aromatizzato. Ci vuole un talento, anche in una simile tenacia nella sciatteria. Perfino i pistacchi non sono un granché.

Usciamo dal Caffè Greco con un’amarezza forse ancora maggiore di quella provata al Gambrinus che pure tanto ci ha negli anni delusi. Se la debacle giudiziaria andrà avanti, come proprio sembrerebbe, il suo canto del cigno sarà stato più che altro un tristo mugolio.

conto colazione greco

scontrino aperitivo greco

Opinione

pasticcerie bar

L’Antico Caffè Greco di Roma, che ha vissuto e fatto la storia, è ad oggi una delusione più che cocente.

PRO

  • Contesto senza tempo e ricco di storia
  • Personale poliglotta
  • Bagni pulitissimi

CONTRO

  • Cornetto molto problematico
  • Vetrina di pasticceria scarna e poco attraente
  • Aperitivo salato sciatto
  • Calici di vino senza dettagli di sorta
VOTO DISSAPORE: 5.5 / 10
Voto utenti
Antico Caffè Greco
Antico Caffè Greco
Antico Caffè Greco, Via dei Condotti, Roma, RM, Italia