I prezzi dei panettoni lievitano per Natale 2022: cosa aspettarci da marchi industriali e artigianali

Abbiamo incrociato dati diversi (compresi quelli della nostra classifica) per capire se sono aumentati, e quanto, i prezzi dei panettoni per il Natale del 2022.

I prezzi dei panettoni lievitano per Natale 2022: cosa aspettarci da marchi industriali e artigianali

Il 2022 non è ancora finito ma già si può concludere che è stata una lunga, intensa carrellata di momenti trascorsi a parlare di prezzi: della pizza, dell’energia, dei biglietti aerei, della carta e del vetro. Il cibo è stato grande protagonista di questo dibattito, soprattutto per le materie prime al centro delle dinamiche di tutti i giorni: pasta, pane, caffè, farina. E con l’arrivo del Natale, il panettone non poteva scomparire dal discorso pubblico.

Un dibattito ante-litteram

Panettone Pepe

 

Sul tema dei prezzi del panettone, soprattutto quello artigianale (il pandoro interessa in modo ancora marginale) il dibattito precede le circostanze contingenti: ovvero guerra, pandemia, inflazione. Il prezzo del panettone artigianale, insomma quello fatto da pasticcieri, lievitisti e fornai si è imposto in modo più radicale all’attenzione del pubblico perché si discosta nettamente da quello della grande distribuzione, in un rapporto di prezzo che è anche di 6-7 volte tanto. Inutile fare paragoni su materie prime, costi del lavoro manuale e, non ultimo packaging: acquistereste mai un panettone a 35 euro se non fosse in una di quelle patinate confezioni?

Ma anche i panettoni saranno dentro una spirale di rincari, stando alle previsioni in circolazione. Nel dato citato sopra che riguarda uno studio di Confcommercio Roma, si spiega che per un panettone da 750 grammi nella grande distribuzione serviranno circa 6 euro, oltre il 30% in più.

Lo studio Maiora Solutions su Milano

I dati vengono confermati da un secondo studio, quello della start-up milanese Maiora Solutions che ha scandagliato in modo particolare il mercato milanese. Attraverso uno strumento di intelligenza aumentata si è osservato che il prezzo medio dei panettoni al kilo, sia quelli artigianali che quelli industriali è cresciuto sensibilmente: in generale, si registra il +38% di crescita media per i panettoni industriali e il + 7% per quelli di pasticceria. Nel caso dei panettoni artigianali, sono stati presi in esame quelli di 12 pasticcerie milanesi molto note, come Clivati, Peck, Pavè e Martesana. Gli aumenti vanno dallo 0% al 13%, con il picco di prezzo raggiunto nel 2022 di 43 euro per il panettone di Massari.

I grandi marchi di lievitati

 

Ma nei marchi presenti nella rete distributiva più ampia, le cose non vanno meglio. Degli otto marchi presi in esame, tra cui Tre Marie, Bauli, Motta e Maina, le variazioni percentuali più significative si trovano per il panettone Balocco, il cui prezzo medio è quasi raddoppiato (+93%), passando da 3,32 euro al chilo nel 2021 a 6,40 euro nel 2022; Carrefour Extra, cresciuto da 3,39 euro a 5,50 euro (+62%) e Motta, che nel 2021 registrava un prezzo medio al chilo di 4,49 euro, salito quest’anno a 6,64 euro (+48%).

I dati analizzati direttamente da Dissapore

Panettone Tortora

Ma Dissapore dispone nel suo DNA di uno storico nel mondo dei grandi lievitati natalizi, grazie alla sua classifica annuale. Confrontando i prezzi dei prodotti dei primi 10 classificati del 2021 con i listini prezzi degli stessi nel 2022 non si può che constatare un significativo aumento: Pasticceria Vignola passa da 33 a 35 euro, Chiere da 35 a 39 euro, Pasticceria Marra da 37 a 40 euro, Ciacco da 37 a 38 euro, Panificio Ascolese da 32 a 35 euro, Renato Bosco da 35 a 40 euro, Forno Gentile da 35 a 37 euro, Pasticceria Mascolo da 28n a 30 euro, Tiri da 39 a 40 euro. L’unico che ha mantenuto il suo prezzo dal 2021 al 2022 è stato primo il primo classificato dell’anno scorso, Andrea Tortora, che presentava il suo panettone ha un prezzo già piuttosto sostanzioso: 45 euro.

I rincari sulla filiera del panettone

Rinaldini; Panettone

In buona sostanza il prezzo medio dei migliori panettoni artigianali in circolazione è passato da circa 36 euro a confezione, per un kilo di prodotto nella maggior parte dei casi, a 38 euro per le stesse quantità. I rincari sono compresi tra gli 0 e i 5 euro su un prodotto che si colloca già abbondantemente nella fascia “premium” destinato agli appassionati e a chi ricerca un prodotto di qualità.

Ma i rincari non sono il frutto di giochi di cifre, ma di una crescita esponenziale di tutti i costi della filiera del panettone: dalle materie prime all’energia elettrica per i macchinari. Per arrivare infine al packaging che confeziona il prodotto, elemento assolutamente necessario per un panettone natalizio che spesso viene acquistato anche per il suo design, oltre che per il nome che l’ha realizzato e per gli ingredienti. Carta, stampe e materiali vari hanno subito una crescita notevole che ha inciso fortemente sul costo finale.