Di un ristorante che si chiama Ristofante

Ma che bell’entrata!, che bastano solo 3 giri di Tom Tom ciucco anche lui di sensi unici, prima di trovarla. Bel ferro battuto su muro pietroso, luce d’atmosfera e carta del jack stilizzata d’ordinanza. Un misto tra infantile e satanico. Per gli amanti del genere: si parcheggia a qualche metro, ma se vi fornite (!??!!, ma sei matto ???, machista !!) di compagne su tacchi vigorosi, sono certo apprezzerete il selciato massacrato dall’eco dei medesimi (nel silenzio di Alzano Lombardo, non anonimo paesone valseriano). Giardino quasi zen (ehm), con vele parapioggia in spolvero e luci da rifletterci, bruma che comincia a dire la sua e zelo della padrona di casa che la gela sull’ingresso … un po’ respingente alla prima e un po’ noioso alla lunga, ma tutto incluso nulla di davvero fastidioso.Tavolo con fiori, e via, verso le note mille incredibili avventure.

Che sia un posto JRE (“il selettivo ‘manipolo’ dei Giovani Ristoratori d’Europa”) mi incuriosisce dai tempi della scampagnata al ristorante Joia di Milano, un milione di anni fa, e la curiosita’ aumenta/permane/si_sviluppa per la calda atmosfera, si direbbe per darsi una mossa, che pero’ il post poi mi si accorcia troppo.

Welcome in Cucchiaio con sarda e ricotta, oserei più sale ma e’ pur vero che naufragherebbe la sarda. Se il risultato sulla corda e’ ricercato allora i complimenti skizzano, e alzi la mano chi ci avrebbe pensato prima.

Dove la creativita’ va al limite del pindarico e’ nella Tartare di carne con senape e crocchetta di formaggio posata sopra … una cacofonia estetica notevole. E un mix di gusto molto, ma molto soprendente. Bravi.

Segue un piu’ consono Risotto finferli e branzi, con la dovuta qualita’. La consuetudine non e’ “colpa” loro, sono io che disdegno un po’ il pesce, ben rappresentato in lista e di bella faccia, per luoghi comuni localistici. Come la Polenta pasticciata, ottima, per nulla pesa e con una certa cura nei dettagli estetici. Nuova nuova la presentazione, antica la tradizione.

Su altri profumi di attraenza il dessert: Sfoglia, fichi e aneto, e gelato. Per una volta che l’aneto me lo vedo bene … di contro non lo sento granche’.

Conservo il calice di Chablis Domaine Bernard Defaix Vielle Vigne 2008 fino al dopo dessert, quando la temperatura (troooooppo fredda all’inizio) ne permette il fiorire di qualcosa al naso. Un buon vino, ma con un qualcosa che rimane troppo dentro al bicchiere, come imprigionato da non si capisce cosa.

Pani e pizzette fatti in casa e in continuo rifornimento, segnale di attenzione che si apprezza.

Invece la musica e’ da rivedere, anche se spesso sovrastata da un servizio simpatico che non annoia … l’attenzione fissa (ma fissa fissa) da lontano disturba un po’, ma come detto il delitto non si consuma.  Conto ben allineato al tutto.

Si potrebbe anche tornare, per una confortevole serata di sicurezza.

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Ristofante
Sito
Via G. Mazzini, 41 – Alzano Lombardo (BG)
Tel. 035 51.12.13
Orari di apertura: Mar-Sab: serale, Domenica: mezzogiorno, Lunedi’: chiuso