Piazza del Popolo a Latina, dopo il gran rifiuto di Manuela Arcuri, finalmente l’Enoteca dell’orologio

Piazza del Popolo a Latina, dopo il gran rifiuto di Manuela Arcuri, finalmente l’Enoteca dell’orologio

Nel 2005, Sette mi propose di intervistare due illustri cittadini di Latina. Fotografati insieme “nella splendida cornice” della razionalista Piazza del Popolo, uno scrittore e una modella-attrice sarebbero stati protagonisti del servizio di copertina. Il primo, Antonio Pennacchi, autore di Il fasciocomunista e non ancora vincitore dello Strega con Canale Mussolini (2010), accettò, divertito dall’idea del nuovo incontro.

La seconda, Manuela Arcuri, preferì di no. Forse l’idea di condividere intervista e copertina con uno scrittore conterraneo sembrò – a lei o ai suoi addetti stampa – una diminutio, un lasciar riverberare la propria fama su qualcuno di meno noto. Fatto sta che la bella Manuela non ha ancora interpretato ruoli memorabili, mentre Pennacchi ha invece dedicato alla propria città pagine che lo consacrano per sempre alla fama di quei luoghi.

Oggi vi parliamo di un ristorante che si trova proprio in quella piazza di Latina, quindi capita a proposito il racconto che Pennacchi ne fa in Fascio e martello. Viaggio per le città del duce.

A Latina, scrive Pennacchi, fino a pochi anni i ragazzi di Piazza del Popolo fa si scontravano a pugni e sassate con quelli delle case popolari e con i figli dei coloni. Benché quasi tutti di fede fascista – sia gli sfidanti sia gli sfidati – ogni motivo era buono per fare a botte. Non mancava un canto rituale, intonato sulle note di “All’armi siam fascisti”. Le minacciose strofe “Corete, scappate, chiudete le finestre, arivano i spaccatesta de Latina”, terminavano in bellezza con il goliardico “Zumpappà/pesce fritto e baccalà”.

Oggigiorno, senza fare a botte, la vostra razione di pesce fritto e baccalà potete averla all’Enoteca dell’Orologio, i cui tavoli esterni guardano la fontana al centro della piazza, il municipio e l’allampanata torre civica con orologio. Di sera, durante la settimana, la piazza è straordinariamente quieta e fa piacere sedersi al fresco e contemplarla dai tavoli dell’Enoteca.

Si può scegliere se accomodarsi al ristorante o al wine bar – che ha una lista delle vivande più succinta e tovagliette di carta anziché tovaglia. In entrambe le postazioni è ottima la scelta di vini al bicchiere. Piatti suggeriti: il baccalà mantecato con insalatina di patate e crescione; la delicata e fragrante zuppetta di pesce cotta sottovuoto in barattolo ermetico; la parmigiana di zucchine e salsa di pomodoro; le triglie gratinate con cianfotta alla gaetana.

Poco consigliabili i ravioli di melanzana e primo sale, per via della pasta troppo spessa e callosa. Discreta anche la scelta di piatti di carne: in particolare le costolette d’agnello pré-salé gratinate al pane aromatico. Al ristorante, conto sui 40/50 euro.

Enoteca dell’Orologio, Ristorante e Wine Bar – Piazza del Popolo 20, Latina – Tel 0773 473684 / 403282.

[Crediti | Dalla rubrica “Cibo e Oltre” di Camilla Baresani su Sette, inserto del Corriere della Sera]