Se seguite la sua dieta siete “estremisti”, “stressati” o “psicologicamente disagiati”. Pierre Dukan lo sa

Se seguite la sua dieta siete “estremisti”, “stressati” o “psicologicamente disagiati”. Pierre Dukan lo sa

10 amburgherie da mettere nella classifica italiana dell’hamburger gourmetSe permettete iniziamo dalla fine, cioè dall’ultima domanda rivolta a Pierre Dukan, l’inventore della dieta omonina –osannato dai seguaci e ripudiato dai colleghi medici– nell’intervista di oggi su Repubblica. “Non crede sia preferibile mangiare di tutto, diminuendo le porzioni?”.

Per mettere ordine nel caos di ipotesi proposte negli ultimi mesi con l’intento di spiegare il successo planetario della Dukan leggete con attenzione la risposta.

“Così si dimagrisce poco e lentamente, con il rischio di scoraggiarsi e rinunciare. Conosco donne e uomini che scelgono di seguire una dieta. Estremisti che non accettano le mezze misure, magari perché soffrono di stress, hanno un disagio psicologico o attraversano un periodo difficile. Vogliono risultati rapidi”.

Brutale ma efficace: dato un problema questa è la soluzione, e tanti saluti del dogma salutista dell’alimentazione bilanciata. A proposito, sapevate di essere estremisti, stressati o psicologicamente disagiati?

Prima dell’ultima domanda, l’intervista offre il classico tira e molla che ci siamo sciroppati fino alla consunzione. Da una parte Repubblica: “L’hanno radiata dall’ordine dei medici per aver violato il codice deontologico sfruttando il suo marchio con prodotti e libri”, dall’altra Dukan, che puntando il dito sui presunti nemici (l’industria degli snacks e la sua filiera, le aziende dei farmaci che curano i disturbi provocati dai cattivi alimenti) risponde filosofeggiando: “In Francia le persone che hanno successo non piacciono”.

E cosa ne pensate voi dell’ultima proposta del dietologo, introdurre un premio per gli studenti che supererano l’esame di maturità senza essere in sovrappeso? (I fan rinuncino a rispondere. Essì, se fate scorta di crusca d’avena, cereale un tempo riservato ai cavalli, o se viaggiate con la bresaola in borsa per i fuoripasto siete evidentemente dei fan).

Lui la trova sottovalutata. “Così come s’insegna l’educazione fisica e sessuale, non capisco perché non dovrebbe esistere l’educazione alimentare”.

[Crediti | Link: Repubblica.it, immagine: Telegraph]