Eritritolo: cos’è, proprietà e perché è diverso dagli altri dolcificanti

Cos'è l'eritritolo, che proprietà ha e perché dovremmo usarlo al posto dell'edulcorante: cosa sapere sul dolcificante perfetto per diete e ricette fit.

Eritritolo: cos’è, proprietà e perché è diverso dagli altri dolcificanti

L’eritritolo è una via di mezzo tra uno zucchero e un edulcorante, è alla base delle famigerate e spesso inquietanti ricette fit perché… non contiene carboidrati né calorie. E non solo: c’è davvero molto da raccontare su questo ingrediente.

Ma facciamo un passo alla volta e partiamo dalle basi: cos’è l’eritritolo, di che cosa sa, come si usa? Ma soprattutto, perché è diverso dagli altri dolcificanti?

Deriva dalla frutta ma non è un carboidrato

eritritolo dalla frutta

L’eritritolo è un polialcol naturalmente insito nella frutta, così come negli alimenti fermentati. Ancora poco conosciuto, sta prendendo tuttavia piede per le preparazioni dietetiche e fit: i primi a impiegarlo nell’alimentazione sono stati Giappone e Stati Uniti, per poi arrivare recentemente anche in Europa. A differenza dello zucchero e del fruttosio, l’eritritolo non è un carboidrato.

Come si usa e proporzioni

Questo ingrediente va usato esattamente come lo zucchero, dal momento che si presenta in piccoli cristalli e si scioglie nei liquidi quasi istantaneamente. Può essere usato anche negli impasti, sia frolle sia biscotti sia torte. Considerate tuttavia la proporzione ideale: l’eritritolo dolcifica il 30% in meno rispetto allo zucchero.

Costi e reperibilità

Punto dolente, i costi al chilo. Una confezione di eritritolo da 1 kg costa dai 15 ai 25 €, una spesa non da ridere… ma dipende sempre da quale aiuto può dare alla situazione. Se si è sotto qualsiasi tipo di regime alimentare e l’eritritolo può addolcire e semplificare le cose, allora perché no. Finora, purtroppo, l’ho sempre trovato solo online.

Sapore e retrogusto dell’eritritolo

Se lo usate per dolcificare tè o caffè non vi accorgerete minimamente della differenza: è dolce come lo zucchero, punto. La cosa più vantaggiosa dell’eritritolo è che non ha un retrogusto stucchevole e fastidioso come invece hanno edulcoranti e stevia. Insomma, non disturberà il vostro palato.

Sentore balsamico

Più che un retrogusto, l’eritritolo regala un sentore particolare: se lo si degusta in purezza, noterete la bocca freschissima e balsamica come se aveste appena lavato i denti. Non è fastidioso, sulle prime ci si deve abituare ma diventa molto piacevole.

L’eritritolo ha zero calorie, ma non è il classico edulcorante

Le calorie sono esattamente zero. Proprio come l’edulcorante, mi direte… ebbene sì, peccato che l’edulcorante sia un prodotto chimico che il corpo non digerisce correttamente e che non sa come rielaborare. L’eritritolo, invece, è digeribilissimo e viene completamente espulso. Su alcune componenti dell’edulcorante, inoltre, ci sono studi che le legano all’insorgere del cancro, cosa che non vale per l’eritritolo.

L’eritritolo non caria i denti

Una caratteristica meravigliosa dell’eritritolo è che, a differenza di qualsiasi altro zucchero (anche miele, agave e affini) non caria minimamente i denti.

Teoricamente compatibile con diabete e dieta chetogenica

Premessa: solo uno specialista deve darvi per assodata questa cosa, quindi chiedete conferma soprattutto se siete in particolari condizioni fisiche. Sulla carta, di fatto, l’eritritolo sarebbe adatto a chi soffre di diabete. Inoltre, non dovrebbe incidere praticamente sull’insulina. Nella dieta chetogenica, come vi ho raccontato, non è prevista l’assunzione di alcun tipo di carboidrato: l’eritritolo, quindi, è ammesso.

Pro e contro dell’eritritolo

eritritolo cucina

I pro: zero calorie, zero carie, ok per diabete e diete, aiuta nei regimi alimentari, può essere usato per cucinare dolci.
I contro: se ne abusiamo può provocare effetti lassativi, costa parecchio, non è facile da trovare, non è semplice da bilanciare nelle ricette. Recentemente si parla anche di possibili danni al cuore come infarti o ictus, è tassativo, quindi, rivolgersi a uno specialista e non abusarne nonostante le premesse fatte.