In Francia telecamere nei macelli per proteggere gli animali

Dopo lo scandalo degli animali macellati vivi, scoperto grazie a dei video dell'associazione L214 Ethique, la Commissione francese istituita la scorsa primavera ha presentato un documento per regolamentare le attività dei macelli. Primo tra tutti, l'istituzione di telecamere nei punti critici.

In Francia telecamere nei macelli per proteggere gli animali

La Francia, paese coscienzioso quando parliamo di etica alimentare nonostante la cattiva fama dovuta alla produzione di foie gras, ha messo sul banco (del macellaio) un’altra conquista.

Dopo lo scandalo documentato dall’associazione animalista L214 Ethique per testimoniare le orribili condizioni di vita degli animali prima di essere macellati, si è deciso per la presenza delle telecamere nei 264 mattatoi del Paese, come riporta oggi Repubblica (non online).

Con un documento di 255 pagine, i 30 deputati che compongono la Commissione d’Inchiesta istituita dopo lo scandalo, mirano a regolamentare la situazione caotica dei macelli.

Secondo il presidente di L214 Ethique il primo traguardo importante da raggiungere è il rispetto delle leggi vigenti: in Francia un animale, per essere macellato, deve essere opportunamente sedato e reso incosciente.

Cosa che non sempre accade, anche per il costo elevato dei sedativi, oppure per i turni di lavoro serrati tipici dei mattatoi, dove vengono uccisi e macellati oltre 100 animali ogni ora.

Restano, però, molti nodi irrisolti: chi avrà diritto di visionare i filmati? Soltanto i dirigenti dei macelli oppure anche terze parti neutrali? Sempre aperta anche la questione della privacy dei lavoratori, poco contenti di essere seguiti e controllati in tutti i momenti della giornata lavorativa.

Un passo importante, sostenuto da molti personaggi influenti nell’ambito della cultura, tra cui risalta la scrittrice Amelie Nothomb, molto nota in Francia.

In un intervento su Le Monde ha detto: “Gli animali sono esseri dotati di sensibilità, che provano emozioni come la paura o la gioia, e sono spesso trattati in modo indegno dall’industria alimentare. La nostra società deve fare la scelta di smettere di mangiare carne.”

[Crediti | La Repubblica]