Quanti chilometri ha percorso il Big Mac che state per mangiare?

Quanti chilometri ha percorso il Big Mac che state per mangiare? Beh, non è esattamente un panino a chilometro zero

Quanti chilometri ha percorso il Big Mac che state per mangiare?

Sapete quanti chilometri percorre un Big Mac prima di essere assemblato nei McDonald’s del Regno Unito?

Oltre 13.000, non proprio un panino a kilometro zero. E c’è da immaginare che anche nei punti vendita italiani le cose non siano molto differenti.

Se in Gran Bretagna i Big Mac sono prodotti in buona parte con ingredienti locali, questo non vale per ogni singolo componente.

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— I sottaceti, ad esempio, arrivano dalla Turchia, e percorrono quindi circa 3000 chilometri.
— Le cipolle arrivano addirittura dagli Stati Uniti, percorrendo la bellezza di 7000 chilometri.
— Se la cava meglio il manzo, che può arrivare dall’Irlanda, il che significa che percorre soltanto 400 chilometri circa per arrivare a Londra.
— Va peggio con la lattuga quando non è di stagione. McDonald’s l’acquista in Spagna, percorre quindi 900 chilometri circa.
— Il pane invece viaggia relativamente poco, arrivando dalla zona dell’Oxfordshire, percorrendo quindi solo 120 chilometri.
— La salsa arriva dal Lancashire, distante circa 300 chilometri da Londra.
— Sono invece 800 i chilometri per il formaggio, che arriva dall’Irlanda del Nord.

Tutti viaggetti rispettabili, con annesso trasporto, refrigerazione e distribuzione che assorbono una buona percentuale dell’energia necessaria per produrre questi ingredienti, oltre all’anidride carbonica emessa per trasportarli, ma di sicuro le cipolle americane fanno alzare la media.

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Del resto, il colosso degli hamburger ha fatto sapere di utilizzare una varietà specifica di cipolle, di qualità migliore se coltivata negli USA, a causa del terreno e delle condizioni climatiche, e che oltretutto “non ci sono fornitori in Europa in grado di soddisfare la nostra domanda”.

McDonald’s ha anche fatto sapere di ritenere “accurata” l’analisi svolta, pur rifiutandosi di commentare.

E d’altronde, di questi tempi di globalizzazione, in cui tutti viaggiano in ogni parte del mondo, un bel viaggetto intercontinentale non si può negare a nessuno. Nemmeno alle cipolle.

[Crediti | Daily Mail]