Hyper Low Gin: com’è il primo (vero) gin tonic analcolico al mondo

Hyper Low Gin, realizzato a Gaiole in Chianti (Siena) da Winestillery, è un gin concentrato che consente di realizzare il primo vero gin tonic analcolico al mondo.

Hyper Low Gin: com’è il primo (vero) gin tonic analcolico al mondo

E se vi dicessimo che in Toscana è nato il primo vero Gin Tonic analcolico al mondo? A una prima lettura l’aggettivo “vero” potrà sembrarvi forse esagerato e provocatorio, magari azzardato, ma vi assicuriamo che mai come in questo caso possiamo considerarlo appropriato.

Questo perché la nomenclatura comunemente impiegata per definire finora i “cocktail analcolici” non è (in Italia, meglio dire non sarebbe) utilizzabile a livello legale. La maggior parte di essi viene realizzata infatti con delle bibite aromatizzate, la cui conservazione rende peraltro necessario aggiungere degli additivi chimici, e che non potrebbero usare di conseguenza la denominazione “Gin”. È il disciplinare europeo a indicarlo espressamente e tassativamente, associando il termine a un volume alcolico minimo del 37,5%. Capirete bene, quindi, che le parole “Gin” e “analcolico” non vanno troppo d’accordo, nonostante la maggior parte dei cosiddetti “Gin analcolici” vanti un gusto di ginepro.

Winestillery

Fatta la legge, trovato l’inganno, avrà pensato Enrico Chioccioli Altadonna quando ha concepito il suo nuovo Hyper Low Gin. Ma dell’inganno qui non c’è neanche l’ombra, visto che il prodotto del giovane Master Distiller di Winestillery è il primo (e fino ad oggi l’unico) a rispettare il disciplinare, permettendo al contempo di preparare un vero Gin Tonic analcolico. Dopo aver accantonato la carriera da avvocato per inseguire il sogno di produrre una propria linea di spirits, Enrico ha inaugurato a Gaiole in Chianti una vinstilleria a dir poco innovativa (l’alcol utilizzato per i suoi spiriti arriva dall’azienda vinicola di famiglia) con l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare l’intero settore.

Winestillery

Missione compiuta, perché Hyper Low Gin – prodotto con una tecnica segreta da Bacco, il suo fidato alambicco pot still – non è una bevanda analcolica, ma un gin full proof straordinariamente intenso. Com’è possibile? Semplice: per fare un G&T analcolico basta aggiungere 1ml di Hyper Low a 200ml di tonica. Ogni millilitro di questo distillato aggiunto a 100ml di acqua (tonica) apporterà 0,7% vol. alc., pertanto l’Hyper G&T finale avrà solo 0,35% vol. di alcol e risulterà (anche legalmente) analcolico visto il limite normativo dello 0,5%. Ovviamente, senza snaturare l’autenticità e il gusto classico di un Gin & Tonic tradizionale. Lo abbiamo appurato noi stessi, con una degustazione analcolica a cui non mancava davvero niente rispetto a quella alcolica.

Una soluzione apparentemente facile da immaginare, ma realmente complicata da concretizzare: pensate infatti che la concentrazione di botaniche necessarie per dare vita a Hyper Low è 100 volte superiore rispetto al London Dry Gin standard della pluripremiata distilleria in provincia di Siena.

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Già disponibile sul mercato al costo di 100 euro (viene distribuito in tutta Italia da Fine Spirits ma è possibile acquistarlo anche privatamente qui) ogni bottiglia di questo elisir di Gin permette di realizzare 100 Hyper G&T, consentendo di gustare un drink vero e proprio pure a chi non può o non desidera bere alcol. Perché la mixology low and no alcohol non rappresenta solo il futuro, ma già il presente del bar italiano e internazionale.