Quali cocktail berrebbero oggi Audrey Hepburn, Mark Twain e Italo Calvino?

Immaginate di sedervi al bancone di un bar dove negli ultimi 150 anni sono passati alcuni fra i personaggi più illustri del mondo della letteratura, del cinema o dell'arte: ecco il risultato.

Quali cocktail berrebbero oggi Audrey Hepburn, Mark Twain e Italo Calvino?

Cosa ordinerebbero oggi Audrey Hepburn, Mark Twain o Italo Calvino, seduti al tavolo accanto al nostro? O direttamente al bancone, tra il tintinnio del ghiaccio e la melodia di uno shaker in azione. Se chiudo gli occhi, riesco quasi a vederli: Audrey, con la sua eleganza disarmante, sceglie qualcosa di leggero ma memorabile; Twain intrattiene il barman con storie a metà tra verità e invenzione; Calvino, invece, pronuncia la sua ordinazione con parole misurate, come se stesse componendo una pagina invisibile. E accanto a loro, ecco anche Elizabeth Taylor, che sorseggia in modo disinvolto un cocktail strutturato, con lo sguardo brillante e imperscrutabile, quasi fosse un primo piano in bianco e nero.

Evocarli oggi, attraverso un cocktail, è molto più che un gioco: è un atto creativo, un tributo, una piccola biografia in forma liquida. È nata proprio da questa idea – a metà tra ricerca e immaginazione – la nuova drink list “Cocktail Heritage” del Cafè Romano Lounge Bar, elegante salotto dell’Hotel d’Inghilterra nel cuore pulsante della capitale. Un luogo iconico, amato da sempre per il suo intramontabile Martini, che ha recentemente presentato una collezione di signature ispirati ai suoi ospiti più illustri in oltre 150 anni di storia.

“Ogni drink della collezione Heritage Cocktail è stato meticolosamente studiato per catturare l’essenza e la personalità delle icone che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra storia. Con una particolare predilezione per spiriti locali e italiani, questi cocktail non sono solo un tributo ai nostri ospiti celebri, ma anche un viaggio attraverso i sapori autentici del nostro territorio”, ci spiega l’Head Barman Angelo Di Giorgi. “Dal glamour senza tempo di Elizabeth Taylor alla raffinata eleganza di Audrey Hepburn, dall’audacia letteraria di Italo Calvino alla passione americana di Mark Twain, fino alla sofisticata semplicità di Woody Allen: ogni cocktail racconta una storia, evoca un’epoca e celebra il carattere unico di chi lo ha ispirato”. Il risultato è un divertente viaggio sensoriale tra arte, letteratura e cinema, assaporando l’eredità culturale che ha attraversato le porte dell’Hotel d’Inghilterra in via Bocca di Leone 14.

Di seguito i cinque cocktail più rappresentativi, magari da abbinare ai piatti del nuovo chef Andrea Sangiuliano, romano con una lunga formazione internazionale alle spalle, che al Ristorante Cafè Romano reinterpreta la tradizione con uno stile contemporaneo e materie prime stagionali.

La drink list “Cocktail Heritage”

Cocktail Heritage Hotel d'Inghilterra

“Taylor’s Secret” per Elizabeth Taylor

Il “Taylor’s Secret” è un drink ispirato all’eleganza senza tempo di Elizabeth Taylor, un’icona di glamour e passione. Amante del cioccolato, si dice che la star fosse attratta dal dolce e misterioso “Chocolate Martini”. Questo cocktail, unendo il cacao scuro e il Kraken Rum, crea un connubio perfetto di intensità e dolcezza. La menta, fresca e pungente, si mescola con la cremosità del foamer vegetale. Un brindisi all’eleganza di una diva che, come il suo drink, ha lasciato un’impronta indelebile sulla nostra società.

25 ml liquore al cacao
50 ml Kraken Rum
10 ml sciroppo di zucchero
Shakerato con menta e foamer vegetale
Top di soda
Decorazione: ciuffo di menta e scaglie di cioccolato

“Audrey’s Sparkle” per Audrey Hepburn

“Audrey’s Sparkle” è un cocktail elegante e frizzante che omaggia la raffinatezza di Audrey Hepburn. Il Cadello 88, con il suo sapore delicato, si fonde con il succo di limone e un tocco speziato di sciroppo ai chiodi di garofano, mentre il Prosecco aggiunge leggerezza e brillantezza. Un drink che incarna la classe e il fascino senza tempo di questo intramontabile personaggio.

20 ml succo di limone
15 ml sciroppo ai chiodi di garofano homemade
40 ml Cadello 88
Top Prosecco
Calice da vino con ghiaccio
Decorazione: lime dry

“Calvino’s Tale” per Italo Calvino

Il “Calvino’s Tale” è un cocktail che unisce audacia e freschezza, proprio come le opere di Italo Calvino. Il Tequila Blanco, con la sua essenza intensa e decisa, si mescola alla dolcezza delle more e alla vivacità del succo d’ananas e lime, creando un equilibrio perfetto tra fruttato e acidità. Un drink che racconta storie di contrasto e armonia, proprio come i mondi immaginari e complessi narrati da Calvino.

50 ml tequila Casamigos blanco
10 ml liquore al mirtillo
10 ml sciroppo di zucchero
25 ml succo d’ananas
20 ml succo di lime

“Mississippi Boulevardier” per Mark Twain

L’autore americano, celebre per il suo spirito arguto e la sua passione per la vita, sviluppò un forte legame con lo Scotch whisky durante un viaggio in Inghilterra nel 1873. A bordo del piroscafo SS City of Chester, fu introdotto infatti a un cocktail a base di Scotch, limone, zucchero e bitter, che divenne la sua bevanda preferita. Si dice che Twain lo bevesse tre volte al giorno e che lo considerasse addirittura un toccasana per la digestione. Il “Mississippi Boulevardier” è, di conseguenza, proprio una rivisitazione di un Boulevardier, cocktail della “famiglia” del Negroni, dove al posto del gin si mette un bourbon whisky. Per dargli un tocco italiano, oltre al vermouth Carpano, si aggiunge il liquore al carciofo, che contrasta con la sua componente amara ed erbacea e, allo stesso tempo, completa la rotondità del bourbon e la complessità del vermouth. Il tocco di Scotch è ovviamente presente perché al suo interno c’è il Lagavulin 16.

45 ml Wild Turkey 101
15 ml Carpano Antica Formula
15 ml liquore al carciofo
Bar spoon di Lagavulin 16
2 drop di Angostura bitter
2 drop di Orange bitter

“Manhattan Affair” per Woody Allen

Woody Allen, unico personaggio ancora attuale tra quelli che fanno parte della rassegna di drink ideata da Di Giorgi, è noto per essere una persona piuttosto riservata riguardo alla sua vita privata, ma è risaputa al contempo la sua grande passione per i vini, in particolare per il taglio bordolese. In molti film di Allen, l’apprezzamento del vino è spesso usato non a caso come un tratto caratteristico dei suoi personaggi intellettuali newyorkesi e come elemento di ambientazione nelle scene di dialogo. Ad esempio, in “Manhattan” (1979), Isaac Davis – il protagonista interpretato dallo stesso Woody Allen – viene mostrato in diverse scene mentre conversa nei ristoranti di New York, talvolta anche discutendo di vino, tra riflessioni culturali e relazioni personali. In “Misterioso omicidio a Manhattan”, invece, durante una cena con i vicini di casa viene servito del vino, contribuendo a creare un’atmosfera conviviale e borghese. Questo dettaglio rafforza il contrasto tra la quotidianità apparentemente tranquilla e il mistero che si sviluppa nel corso della storia, mentre i protagonisti si ritrovano coinvolti in un’indagine improvvisata. “Come omaggio ai suoi film e all’utilizzo del vino come espediente narrativo abbiamo deciso di dedicargli una rivisitazione del New York Sour, il nostro Manhattan Affair”, conclude l’Head Barman di Cafè Romano Lounge Bar.

50 ml Bourbon whisky
20 ml succo di limone
10 ml sciroppo di zucchero (o acqua di miele)
Foamer vegetale
Vino Rosso flottante (Tino, Amarone, Brunello o Merlot)
Decorazione: ciliegia al maraschino

Prova d’assaggio

Preparazione drink list Cocktail Heritage

“Taylor’s Secret” è elegante e sorprendente, con un finale delicatamente cioccolatoso. Leggero e frizzante, “Audrey’s Sparkle” combina invece la freschezza del limone con il tocco speziato dei chiodi di garofano e l’effervescenza del Prosecco. “Calvino’s Tale” è un drink vivace, col tequila a donare carattere, le more e l’ananas a portare dolcezza e frutta, e il lime che gli regala un’acidità equilibrata: un cocktail armonioso e complesso, che racconta storie di contrasti gentili.

Robusto e avvolgente, “Mississippi Boulevardier” unisce la rotondità del bourbon con l’amaro erbaceo del liquore al carciofo e la complessità del vermouth, mentre le note affumicate del Lagavulin aggiungono profondità alla bevuta. Al palato è caldo, strutturato e persistente. Elegante e sofisticato, in “Manhattan Affair” il bourbon si mescola con l’acidità del limone e la dolcezza dello sciroppo di zucchero, arricchito da un tocco di vino rosso flottante che dona corpo e complessità. Al palato è morbido, bilanciato e intrigante, con un finale fruttato e leggermente speziato.

L’Hotel d’Inghilterra

Facciata hotel Roma

Nel cuore del centro storico di Roma, l’Hotel d’Inghilterra – Starhotels Collezione è da sempre un punto di riferimento per viaggiatori illustri, artisti e intellettuali di tutto il mondo. Sorto nel 1837 su iniziativa del Duca di Bracciano, il palazzo fu trasformato in una raffinata locanda per i numerosi viaggiatori del tempo, spesso i personaggi che all’epoca del Grand Tour visitavano le città d’arte europee: Oscar Wilde, Mark Twain, Ernest Hemingway, Hans Christian Andersen, Henry James, Ezra Pound, Italo Calvino, Giuseppe Ungaretti e Henryk Sienkiewicz, Elizabeth Taylor, Gregory Peck, Audrey Hepburn, Sir Alec Guinness, Omar Sharif, Rod Steiger, Philippe Noiret e Gore Vidal, solo per citarne alcuni.

Oggi, dopo un attento restauro firmato Starhotels, l’hotel conserva il suo spirito originario, unendo eleganza senza tempo e artigianalità italiana. L’ampio restyling ha coinvolto il restauro degli esterni e della storica facciata tutelata dalle Belle Arti, e dato nuova vita alle camere e top suite e alle aree comuni. Seguendo il fil rouge del Grand Tour ottocentesco, maestri artigiani sono stati coinvolti nel restauro come parte dell’iniziativa “La Grande Bellezza – The Dream Factory”, il progetto di mecenatismo contemporaneo lanciato dalla compagnia a sostegno dell’alto artigianato italiano. In aggiunta, come si può ben comprendere da questo articolo, una proposta food&drink fresca e capace quindi di attirare non solo gli ospiti dell’albergo, ma anche tanti romani.