Sagna e la dichiarazione d’amore per la Svizzera

Novità in casa Sagna, che punta sulla Svizzera per la sua attività di importazione vinicola. Quali sono le nuove referenze dell'azienda.

Sagna e la dichiarazione d’amore per la Svizzera

In collaborazione con Sagna.

Sagna s.p.a., azienda specializzata nell’importazione e distribuzione di vini, liquori e distillati d’altissima qualità, guarda alla Svizzera e ai suoi vini. Una decisione non scontata, interessante, che dimostra la lungimiranza di un gruppo che ha sempre cercato prodotti particolari, di nicchia e di assoluta qualità. “La scelta di importare e distribuire vini della Svizzera ha diverse motivazioni“, spiega Carlo Alberto Sagna, quarta generazione della famiglia alla guida dell’azienda.

In primis c’è un fatto storico che riguarda il protagonista del Vaud, l’uva Chasselas. Una varietà piuttosto antica, dotata di una spiccata acidità; è originaria della Valle della Loira dove il Baron Patrick de Ladoucette ha iniziato a cimentarsi nella produzione del vino”. L’uva Chasselas è l’uva bianca più diffusa nella regione del Vaud, caratterizzata da una grande capacità di assorbire il carattere del terroir in cui è coltivata rendendo così applicabile quello che in Borgogna chiamano il “goût du terroir”.

Durante il suo percorso di studi a Losanna ci ha confidato di essere rimasto molto ammaliato dalla lunga distesa di filari affacciati al Lago Leman, e con l’acquisizione dello storico Domaine Mont le Vieux all’inizio degli anni Duemila ha di fatto ha coronato un suo sogno“, prosegue Carlo Alberto Sagna.

Il territorio vitivinicolo svizzero

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Tra Austria, Germania, Francia e Italia, quello della Svizzera è tra i più piccoli stati anche dal punto di vista viticolo, consta di 15mila ettari vitati, il 70% dei quali situati nella Svizzera francese. Lo 0,2% della superficie del mondo da origine a un milione di ettolitri prodotti annui.

La quota dell’export non supera il 2% della produzione: ecco perché l’assaggio di un vino Svizzero, fuori dai confini, è prestigioso poiché la viticoltura ricopre un ruolo importantissimo sia dal punto di vista storico che socio-economico. “I vini  hanno un potenziale incredibile, come accade in altre importanti e prestigiose regioni viticole di Francia: anche qui il disciplinare prevede una classificazione piramidale con una AOC generica e otto AOC regionali, che possono prevedere menzioni Grand Cru e Premier Grand Cru“, spiega Carlo Alberto Sagna.

Tra le nuove referenze di Sagna, si trova dunque il Domaine de Mont-le-Vieux: fondato nel 1852, vanta una superficie vitata, a corpo unico, di dieci ettari nel cuore de La Côte sul Lago di Ginevra, intera,ente dedicati alla linea più prestigiosa del Domaine: Vigne du Baron. L’antica struttura della cantina testimonia una produzione vitivinicola secolare. Che sotto l’egida del Baron Patrick de Ladoucette si concentra in vini bianchi a base di uva Chasselas affiancati a rosati e rossi nelle denominazioni, tutte classificate come Grand Cru, Tartegnin Grand Cru, Féchy e Yvorne.

Il Domaine, con la linea di punta VIGNE DU BARON, esprime le caratteristiche di ben tre diversi Grand Cru, due nella AOC La Côte e uno nella AOC Chablais“, continua Carlo Alberto Sagna.”Si tratta di vini molto espressivi, dai profili molto diversi e che, proprio per questi motivi, diventano un’opportunità a un prezzo contenuto di scoprire le sfaccettature di questo areale già emergente nei mercati internazionali. Il nostro obiettivo è creare una piccola nicchia di mercato e coltivarla, offrendo sempre la migliore qualità possibile.”