The Best Chef Award 2021: vince David Muñoz, Franco Pepe miglior pizzaiolo

I premi che ci interessano di più del The Best Chef Awards 2021, dalla prestigiosa Top 100 ai numerosi premi speciali. David Muñoz primo classificato, Franco Pepe miglior pizzaiolo.

The Best Chef Award 2021: vince David Muñoz, Franco Pepe miglior pizzaiolo

Sono stati annunciati i vincitori dei The Best Chef Awards 2021: diamo un’occhiata sia alla classifica della Top 100, che vede all’apice David Muñoz, che agli altri premi speciali. L’intero Gala di premiazione si è svolto dal vivo ad Amsterdam, sotto lo slogan dell’edizione 2021 “Back to LIVE. Back to reality”, dopo l’edizione virtuale del 2020. L’elenco dei partecipanti di quest’anno includeva alcuni dei nomi più influenti del mondo culinario provenienti da 29 paesi in tutto il mondo. Menzione d’onore per la Spagna, che vantava ben 15 degli chef in gara.

Ma che cos’è The Best Chef?

The Best Chef si propone come collegamento tra passato, presente e futuro offrendosi come piattaforma per il meglio della scena gastronomica mondiale. C’è spazio per scambiare conoscenze ed esperienze per i veterani della scena, per gli attuali protagonisti e le prospettive più interessanti della nuova generazione. Ma soprattutto, The Best Chef vuole celebrare le persone la cui esperienza, passione e determinazione le hanno portate a raggiungere il successo in ambito gastronomico premiandole con la Top 100 e altri premi speciali.

I criteri premiati da The Best Chef sono “creatività, intelligenza, passione, innovazione e sostenibilità, la capacità di elevare il cibo attraverso l’utilizzo della scienza o della tecnologia, e ancora l’essere in grado di ottenere un impatto sociale positivo attraverso la propria cucina”.

The Best Chef: la Top100

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Il primo posto della Top100 è stato conquistato da David Muñoz, chef  del ristorante DiverXo a Madrid. Lo spagnolo non è affatto estraneo al podio: solo un paio di anni fa, a Barcellona 2019, riuscì a portare a casa il terzo posto. “Ottenere il primo posto ai The Best Chef Awards è la gioia più grande”, ha dichiarato Muñoz. “Un orgoglio e una responsabilità incredibili. Che figata!”

“Per me, The Best Chef Award è una delle pubblicazioni più prestigiose al mondo di oggi, e un premio come questo è un sogno che si avvera, che riconosce molti anni di creatività, dedizione, passione e duro lavoro” ha continuato lo chef madrileno. “Gli ultimi anni nel mondo di Xo sono stati molto intensi e decisamente forti, ma io e il mio team siamo sicuri che questo è solo l’inizio e che il meglio deve ancora venire. Non ci sono limiti in vista”. A proposito, se volete gettare uno sguardo nel particolarissimo mondo di David Muñoz potete dare un’occhiata alla nostra recensione dello StreeXO.

Secondo posto per Björn Frantzén del Frantzén di Stoccolma, che si aggiudica anche il titolo di “ The Best Chef Voted by Chefs powered by Difference Coffee”. Si tratta della seconda medaglia d’argento consecutiva per lo chef svedese, che si aggiudica anche il premio speciale Best Chef Voted by Chef, dove è stato appunto votato come migliore professionista dai suoi stessi colleghi. Terzo gradino del podio, infine, per un altro spagnolo: si tratta di Andoni Luis Aduriz del Mugaritz di San Sebastián, che migliora drasticamente il 45esimo posto della scorsa edizione.

Tra gli italiani in gara, invece, degni di nota i risultati ottenuti da Massimo Bottura (sedicesimo), Mauro Uliassi (ventesimo) ed Enrico Crippa (ventiseiesimo), che sono riusciti a entrare nelle prime trenta posizioni.

The Best Chef: gli altri italiani premiati

the best chef alfonso iaccarino

Sono due, invece, i premi speciali vinti da chef nostrani: si tratta del The Best Chef Legend e del The Best Chef Pizza, rispettivamente conquistati da Alfonso Iaccarino e Franco Pepe. Il primo è un premio di categoria che celebra il miglior chef che non è più attivo in cucina come chef ma che ha ancora un impatto cruciale sul mondo della gastronomia, ed è stato assegnato a Don Alfonso per la sua personalissima crociata nell’esaltare e far conoscere la cucina italiana meridionale nel resto del mondo.

Franco Pepe è riuscito ad agguantare il riconoscimento come miglior pizzaiolo, che sottolinea il suo lavoro svolto al fine di rendere internazionale e riconoscibile il prodotto pizza senza mai banalizzarlo. “Ricevere questo premio è estremamente importante per me” ha dichiarato Pepe. “Sono così orgoglioso che il mio lavoro venga riconosciuto a livello internazionale insieme ai migliori chef del mondo. Nel corso della mia carriera ho sempre cercato un dialogo e un punto di connessione con l’alta cucina, traendone insegnamenti che hanno permesso di dare sfogo alla mia creatività e innovazione. Sono davvero grato agli organizzatori dei The Best Chef Awards per questo premio e continuerò a lavorare per far si che la pizza raggiunga sempre i più alti livelli nel mondo culinario”.

The Best Chef: i premi speciali

the best chef masa salopek

Diamo uno sguardo anche a tutti gli altri premi speciali: Fatmata Binta, originaria della Sierra Leone, si afferma come Rising Star della scena gastronomica vincendo l’omonimo premio. “Moderna chef nomade”, come lei stessa si è autodefinita, è ambasciatrice del fonio, un antico grano privo di glutine tradizionalmente coltivato e consumato in Africa occidentale. Il Fol-LOVERS Award, premio che valorizza l’opinione del pubblico e dei followers di The Best Chef sui social media, viene invece vinto dalla chef brasiliana Manoella Buffara.

Dolcissimo il premio vinto da Maša Salopek, che celebra la vittoria come miglior pasticcere; mentre la chef cinese Vicky Lau viene premiata per la sua precisione estetica millimetrica con il Food Art Award. L’ambito premio Gourmet, affidato al miglior ristorante della città ospitante, è invece conquistato dal Rijks e dalla sua crew: Joris Bijdendijk (executive chef), Ivan Beusink (chef de cuisine) e Yascha Oosterberg (chef de cuisine).

Lo chef portoghese Henrique Sá Pessoa svetta sui nuovi candidati, e ottiene il punteggio più alto assicurandosi il New Entry Award. E ultimo ma non ultimo, lo Science Award – un tributo allo chef che si distingue per ricerca, sperimentazione, tecniche e trasformazioni – vinto dallo chef spagnolo Joan Roca, veterano dell’applicazione di nuove tecniche che sono poi diventate di uso comune.