8 piatti per capire chi sa davvero cucinare

8 piatti spia che distinguono il vero cuoco da chi sa appena cucinare , dal semplice ma insidioso uovo al tegamino, alla frolla fino ai peperoni arrosto.

8 piatti per capire chi sa davvero cucinare

Il corredo dell’aspirante chef costa più di quello della promessa sposa (sempre che non siano la stessa persona). Ma non in tutti i casi, almeno a livello amatoriale, è necessario ipotecare la casa per mixer, planetarie, Bimby e via spendendo, non lo farebbe neanche il più creativo ingegnere della N.A.S.A.

E poi smettiamola di coprire  la nostra inettitudine a colpi di ordini su Amazon e riconosciamo che per smascherare chi pretende di essere un cuoco basta il più delle volte un tegamino.

In fondo, per cucinare in modo decente è necessario conoscere la propria padella. E amarla, molto, ma molto più di quanto amiate voi stessi.

Ecco dunque una lista proletaria di piatti alla portata solo dei cuochi migliori: pochi ingredienti e umili, zero arnesi.

UOVO AL TEGAMINO

tegamino

Aspetto: l’albume deve essere perfettamente cotto mentre il tuorlo deve essere cotto solo nel sottilissimo strato esterno.
Strumenti richiesti (2) : una padella e un coperchio.
Ingredienti: 1 uovo, se proprio proprio è venuto bene (e se è la stagione giusta) anche qualche scaglia di tartufo bianco.

Basta un’occhiata: se il tuorlo è diventato quasi rosa la frittata è fatta (in tutti i sensi) quello che avete nel piatto non è un uovo al tegamino ma un uovo sodo sdraiato.

UOVO ALLA COQUE

uovo alla coque

Aspetto: anche qui l’albume deve essere ben cotto, oppure la prima cucchiaiata avrà una consistenza simile al guano. Il tuorlo invece deve rimanere completamente liquido e cremoso.
Strumenti richiesti (2): un pentolino, un porta uovo.
Ingredienti: un uovo e qualcuno a cui servire la colazione.

Rompere la cima di un uovo alla coque e immergerci un crostino di pane deve essere un’operazione gradevole, se assomiglia alla trivellatura di un pozzo petrolifero e per trovare la prima consistenza liquida bisogna inzaccherarsi fino alle orecchie l’uovo può definirsi sodo, e va mangiato in insalata.

BISTECCA

bistecca

Aspetto: una volta cotta la bistecca non deve rilasciare né succhi né sangue. l’esterno deve essere marroncino, quasi bruciacchiato, l’interno rosso o rosa.
Strumenti richiesti (2): una padella e una paletta.
Ingredienti: una bistecca di manzo di buona qualità, il che taglia immediatamente fuori la fettina del supermercato che si rattrappisce in padella e diventa in scala 1:200.

La bistecca che ha la consistenza di una suola di scarpa o quella così al sangue che per masticarla dovete fare ricorso alla memoria ancestrale di predatori non sono definibili un esperimento riuscito.

SOFFRITTO

soffritto

Aspetto: un amalgama cremoso di vegetali, senza nessuna bruciacchiatura.
Strumenti richiesti (4): una mezzaluna, un tagliere, una padella, un coperchio.
Ingredienti: sedano, carota, cipolla, aglio e un grasso vegetale o animale (meglio entrambi).

Se invece ci si trova davanti ad una poltiglia mezza bruciacchiata con l’olio che ha raggiunto e superato da almeno 10 minuti il suo puitno di fumo qualcosa non ha funzionato.

PASTA FROLLA

pasta frolla

Aspetto: gialla, liscia, priva di grumi bianchi di farina, leggermente appiccicosa ma comunque malleabile.
Strumenti richiesti (2): una spianatoia e un mattarello.
Ingredienti: burro, zucchero, farina, uova, sale.

Il più delle volte invece si ha a che fare con un malloppone che ha la stessa consistenza di Flubber e che si appiccica ovunque, o con un impasto bricioloso che non rimane insieme nemmeno col SuperAttak.

RISOTTO

risotto

Aspetto: dalle mie parti si dice “all’onda” ovvero, il risotto ben mantecato deve risultare leggermente brodoso.
Strumenti richiesti (2): un tegame per il riso e uno per far bollire il brodo.
Ingredienti: riso, un grasso vegetale o animale, la cipolla, il brodo vegetale o animale.

Se nel piatto il risotto sembra una minestra in brodo valeva la pena aspettare qualche minuto in più. Se mentre lo scodellate è coì appiccicoso che bisogna costringerlo con la forza a staccarsi dal mestolo provate a darlo al cane, magari a lui paice.

MAIONESE

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Aspetto: un cucchiaio, infilato nel barattolo, deve rimanere in piedi da solo.
Strumenti richiesti (2): una ciotola e un cucchiaio.
Ingredienti: uova, olio di semi, (senape), sale, aceto.

L’aspetto liquido e schiumoso significa che non è maionese, ma uovo frullato. Non è valido fare la maionese col mini-primer.

PEPERONI AL FORNO

peperoni al forno

Aspetto: falde carnose e nessun residuo di buccia né di bruciature.
Strumenti richiesti (2): una pirofila e un forno.
Ingredienti: peperoni.

Se per separare la pelle dalle falde bisogna usare una katana o se una volta assaggiati i peperoni sanno di bruciato avete toppato. Eppure è così semplice!

[foto crediti: spigoloso, french and parfait, sentio, dissapore, la cucina di mameli]