Come tagliare un avocado senza finire all’ospedale

Come si taglia un avocado senza rischiare di finire al Pronto Soccorso? Sembra incredibile ma l'avocado è uno dei frutti che provoca il maggior numero di incidenti domestici. Vi facciamo vedere come tagliarlo rapidamente e senza rischi

Come tagliare un avocado senza finire all’ospedale

L’avocado pericoloso:  chi l’avrebbe mai detto?

Il frutto tropicale per cui il mondo sembra andare pazzo, protagonista di locali dedicati — come l’Avocaderia aperta da tre ragazzi italiani a Brooklyn –  in realtà spedisce ogni anno al Pronto Soccorso circa mezza dozzina di persone, tutte con ferite profonde sul palmo delle mani, lacerazioni di nervi e tendini e parcelle che, negli USA, arrivano alla rispettabile cifra di 20.000 dollari.

Ma chi a provato a tagliare un avocado, non stenta certo a crederci: sfuggente, viscido, dalla forma irregolare e con quel “pirulino” sulla sommità duro e difficile da eliminare, tagliare l’avocado richiede una manualità pari a quella richiesta per le noci di cocco, pur essendo molto più morbido.

E allora? Rassegnarsi a rischiare palmi lacerati oppure evitare uno dei frutti più buoni e nutrienti del pianeta?

Così buono e nutriente che siamo disposti a pagarlo ben caro, visto che il prezzo è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno, arrivando a costare ben circa 530 pesos messicani (circa 25 euro) per una cassa da dieci chili –il prezzo più alto degli ultimi 19 anni–  a causa della scarsità di raccolto in Messico.

Ma il New York Times ci viene in soccorso, pubblicando  un breve video  in cui spiega il modo giusto per pelare un avocado: basta disporre di una mannaia, o comunque di un coltello robusto e di un piano di appoggio: null’altro.

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La prima operazione è far penetrare la lama lungo tutta la lunghezza del frutto, partendo dall’alto, fino al nocciolo centrale.

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Una volta diviso il frutto in due parti, occorrerà levare il nocciolo, inspiegabilmente rimasto attaccato a una delle due.

Dopodiché, entra in scena la mannaia, o un coltello abbastanza massiccio da essere affondato con colpo secco nel nocciolo, facendolo penetrare per almeno un centimetro. Un esile spelucchino per patate non riuscirebbe a incidere con forza il nocciolo.

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In seguito, con agile movimento del polso, occorre far ruotare tutto, coltello e nocciolo assieme, di quanto basta perché quest’ultimo si stacchi dalla polpa; basteranno circa novanta gradi.

E qui viene il bello. Dopo aver ottenuto due metà prive di nocciolo, bisogna levare la buccia, la parte più pericolosa di tutta la faccenda.

Ecco il vero colpo di scena; riponete la mannaia: l’oggetto giusto da impiegare è infatti  un semplice cucchiaio, inserito tra buccia e polpa. Fatto? OK, e ora, iniziate a scavare.

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Scavare, sì. Delicatamente, con cura, fino a staccare tutta la polpa dalla buccia, cercando di conservare la forma originaria e non tirare fuori un purè di avocado.

Che dite? Che è più facile non tagliarsi con un coltello che tirare fuori un avocado integro, o meglio mezzo, aiutandosi solo con un cucchiaio?

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Infine, il momento di incidere la polpa senza però staccare le fette, per poi adagiarle sul tagliere in un colpo solo, come si vede fare spesso a chi maneggia le carte da gioco con confidenza.

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Ecco, seguendo questa  tecnica e diventando abili  nell’applicarla, ci sono buone probabilità di non finire all’ospedale dopo essersi piantati il coltello in una mano mentre si stava “semplicemente”  pelando un avocado…

[Crediti | Link: New York Times]