Chi non ha mai provato a mangiare un Buondì in 30 passi

Cosa accomuna Beppe Signori e il Buondì Motta? Semplice: una scommessa passata agli annali. Il giocatore, e molti altri dopo di lui, si sfidavano nel mangiare una merendina Buondì intera, senza acqua o farciture, in 30 passi. Cosa che si è rivelata abbastanza difficile da fare.

Chi non ha mai provato a mangiare un Buondì in 30 passi

Calcio e scommesse sono parole che stanno spesso assieme, ahinoi, in questo caso però siamo lontani dagli scenari desolanti delle partite truccate, ma non per questo la scommessa risulta meno diabolica.

Si tratta dell’ormai mitica scommessa del Buondì ideata da Beppe Signori, calciatore famoso negli anni Novanta nonché componente della Nazionale, durante un noioso ritiro calcistico della Lazio sull’Appennino modenese della Lazio, che nel 2000 era la sua squadra.

La scommessa consisteva nel riuscire a mangiare un intero Buondì nel lasso di tempo necessario a compiere trenta passi, senza l’aggiunta di alcun “additivo” che rappresentasse un aiuto per portare a termine l’impresa, vale a dire senza generose spalmate di marmellata, creme varie o qualsiasi altro mezzo che potesse facilitare la masticazione, la deglutizione e quindi il buon esito della prova.

Detta così sembra facile, ma alla prova dei fatti l’impresa si è rivelata così ardua che nessuno è mai riuscito a portarla a termine.

E questo non certo per demerito della famosa merendina –per quanto, come la maggioranza delle merendine confezionate, di consistenza “leggermente” asciutta e non certo paragonabile alla fragranza di un morbido croissant francese fresco fresco di pasticceria– ma per oggettiva difficoltà, anzi conclamata impossibilità dell’impresa.

Riuscire a ingozzarsi un’intera briochina industriale senza l’aiuto né di inzuppamenti né di creme “ammorbidenti” nel tempo di trenta passi è sinceramente impossibile: provare per credere.

E l’allora Beppe nazionale era così convinto dell’impossibilità dell’impresa, da scommettere addirittura un milione contro cinquantamila delle vecchie lire. Concludendo poi la tenzone con la stessa, beffarda frase: “lasciate il cinquantino nella mani di Peppino”.

Bene, a quanto risulta, Beppino nel corso degli anni non ha mai dovuto scucire il milione di vecchie cucuzze messo sul piatto, mentre al contrario pare essersi intascato non pochi cinquantini.

E a distanza di anni la vecchia scommessa non solo non è mai andata in soffitta, ma spopola ancora su Youtube, anche in versione più moderna, vale a dire replicabile anche con altre più attuali merendine, quale ad esempio  il Kinder Brioss.

E chissà se qualcuno ha mai riconosciuto a Buondì qualche royalty per le scommesse vinte?

[Crediti | Link: Il Post]