Come conservare la farinata di ceci

Come conservare la farinata di ceci al meglio, e anche come scaldarla: tanti consigli utili per avere questa bontà ogni giorno come appena sfornata.

Come conservare la farinata di ceci

La farinata di ceci è una preparazione ligure ma non solo: la troviamo anche in Toscana (inserita però nel pane e chiamata cecina), in Sardegna (in una versione chiamata fainè), in Sicilia dove è fritta anziché cotta in forno, persino a Nizza e Provenza (dove è chiamata socca). Prepararla è davvero molto semplice ed è perfetta per ogni tipologia di alimentazione – il web è stracolmo di ricette, compresa la nostra – ma raramente trovate indicazioni chiare e precise su come conservarla: ecco i segreti per mantenerla buona a lungo.

Poche ma importanti regole d’oro per avere una farinata di ceci buona per diversi giorni, compresi i suggerimenti per riscaldarla senza rovinarla. Se non la conoscete, la farinata è una base versatile da usare anche come pane, una sorta di “crepe” ottenuta con farina di ceci, acqua, sale e olio d’oliva. La pastella ottenuta miscelando questi ingredienti è poi condita a piacere e cotta in una teglia, per accompagnare poi salumi, formaggi, ortaggi.

Conservare la pastella

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Se sapete già di non poter consumare la farinata di ceci appena cotta, sappiate che è possibile conservare la pastella (composta da farina di ceci reidratata per parecchie ore, in acqua e olio extravergine di oliva).

La farinata di ceci fatta in casa La farinata di ceci fatta in casa

Vi basterà trasferirla in un contenitore a chiusura ermetica. In alternativa potete usare una semplice ciotola da sigillare con la pellicola alimentare, avendo però cura di mettere uno strato di pellicola anche a contatto con la pastella – così da non farla seccare. Una volta protetta, la pastella può essere conservata in frigorifero fino al giorno dopo. Non è adatta al congelamento.

La farinata in frigorifero

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Una volta cotta e lasciata raffreddare, la farinata può essere lasciata intera oppure tagliata a fette o tranci. Anche in questo caso, l’ideale è avere un contenitore a chiusura ermetica, in cui adagiare la farinata porzionata. Abbiate cura di non lasciare le fette a contatto una con l’altra, ma separatele tutte tramite uno strato di carta da forno. Così impacchettata, la farina di ceci resisterà in frigorifero per 5 giorni circa, tempistica che tuttavia varia in base alla cottura che avete scelto: più secca e asciutta è la farinata e più a lungo resisterà.

In congelatore

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Non è l’ideale – ha una consistenza particolare che rischia di non mantenersi perfettamente con il congelamento – ma la farinata può essere congelata. Non consigliamo, tuttavia, il solito metodo con chiusura ermetica e strati di carta forno a separare le fette (potete provare, certo, ma mettendo in conto di rovinare la farinata di ceci).

Sottovuoto

Il metodo ideale per conservare la farinata di ceci in congelatore è metterla sottovuoto. In questo caso, più la farinata è spessa e ben cotta e meglio manterrà la forma una volta estratta. Questo metodo è perfetto, ovviamente, anche per la conservazione in frigorifero, che fa cinque giorni si allunga anche del doppio.

Come riscaldare la farinata

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Passiamo alla parte buona, ovvero il momento di goderci la nostra farinata. Se l’avete conservata in frigorifero allora non avete passaggi da fare, se era invece in congelatore dovreste lasciarla in frigorifero fino al completo scongelamento. Potete scaldare la farinata di ceci in molti modi:

  • Temperatura ambiente: lasciate la farinata di ceci a temperatura ambiente, coperta e lontana dalla luce diretta del sole, fino al raggiungimento della temperatura che gradite di più
  • Microonde: dovreste sperimentare, perché il tempo in questo caso varia in base allo spessore e alla cottura. Anche il risultato dipende dai vostri gusti: il microonde è piuttosto efficace, ma tende a afflosciare eventuali crosticine da frittura
  • Forno: la farinata di ceci è cotta in forno e può essere anche riscaldata in forno, sia nella teglia di partenza sia sulla leccarda foderata con carta da forno. potete, in questo caso, spennellare la superficie della farinata con un filo di olio
  • Padella, o ancora meglio la crepiera: fiamma moderata – non troppo bassa non troppo alta – per scaldare la farinata ma senza cuocerla ulteriormente. Ricordiamo che la consistenza davvero perfetta (e davvero difficile da ottenere) è croccante sopra e sotto (croccante, non asciutta) ma cremosa e umida al centro