Italia-Inghilterra: è fallo sui piatti italiani “migliorati” dai paesi anglofoni

Su twitter la provocazione in vista della finale UEFA EURO 2020 Italia-Inghilterra: quali sono i piatti italiani che sono stati MIGLIORATI dagli inglesi? Ecco la galleria degli orrori.

Italia-Inghilterra: è fallo sui piatti italiani “migliorati” dai paesi anglofoni

Italia-Inghilterra è già iniziata: a tavola. Se c’è una cosa che contrappone la cultura mediterranea e quella anglosassone più del modo di intendere il calcio, beh, è il modo di intendere il cibo. Ma stavolta, arbitro, hanno iniziato loro. Lo hanno fatto apposta, è un fallo-provocazione. E hanno messo in mezzo anche i cugini americani: facile vincere così. Un account twitter, appartenente a Sam Bowman, economista neoliberal (e forse basterebbe questo), ha lanciato il sasso nello stagno. Chiedendo quali fossero i piatti tipici italiani modificati, e probabilmente migliorati, dai paesi anglofoni. E citando come esempio la pizza di Domino’s e gli spaghetti with meatballs, pacificamente superiori agli originali. Ok.

Le risposte non sono mancate. E ovviamente sono di due tipi: quelle di parte italiana, o italofila, che cadono come pere cotte nella trappola. “In che senso migliorati?”, oppure “Prima dovete provare che UK e USA hanno una cultura gastronomica. Perché il resto del mondo urlerebbe NO”. Ma la maggior parte delle risposte sono serie, o lo sembrano, e arrivano da chi davvero propone esempi di cibo italiano improved. È il vaso di Pandora, è una galleria degli orrori. Qui ve ne riportiamo alcune, ma non tutte, perché sono centinaia. Vi invitiamo a mantenere la calma però, in vista della finale di domenica, e a non cedere alle provocazioni.

Al limite, si potrebbe pensare di fare questo esercizio: invertire i termini della questione, e trovare i piatti inglesi che abbiamo migliorato. Certo innanzitutto c’è la difficoltà di reperire la materia prima, ovvero cibi tradizionali anglosassoni. Ma poi la seconda parte non è difficile: dato un alimento tipicamente inglese come il tè, per esempio, noi potremmo dire di aver inventato il tè freddo, che a Londra non sanno manco cos’è. Oppure, abbiamo imparato a servire la birra ghiacciata. O ancora, con tutta evidenza, abbiamo preso l’inutile roast-beef e lo abbiamo tramutato in vitello tonnato. E c’è anche chi sostiene che, tutto sommato, i bastoncini di pesce surgelati siano meglio dei fish’n’chips.

Ma vediamo le loro proposte.

Chicken Parmo

chicken parmo

Doppia anglicizzazione: il pollo alla parmigiana è già un mutante, basato su un incrocio tra parmigiana di melanzane e cotoletta. La versione della zona di Teesside, nel nordest dell’Inghilterra, sostituisce la mozzarella con la besciamella e il parmigiano con il cheddar. Commento memorabile alla foto: “questo è prima o dopo che l’hai mangiato?”.

Tuscan sausage pasta

Questa arriva da un altro economista, a riprova che i campioni della scienza triste non solo hanno un pessimo sense of humour, ma anche le papille gustative asfaltate. L’antenato dovrebbe forse essere i pici con ragù di salsiccia, ma dalle foto che si vedono sui ricettari anglofoni siamo tutto da un’altra parte. E quella che vedete qui sopra ovviamente è una provocazione, perché l’accoppiata  spaghetti spezzati-wurstel è per di più appoggiata su un toast. Commento memorabile: “dopo aver visto questa foto sono diventato ateo”.

Chicken tikka lasagne

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Questo è un capolavoro, perché riesce a “migliorare” non uno ma due piatti, che effettivamente godono di una fama abbastanza immeritata, e presi di per sé sono un po’ scipiti. L’italiana lasagna e il pollo Tikka masala dell’India. Esiste davvero, e dopo che il produttore di surgelati Iceland l’ha inventata (e poi tolta dal mercato) il web è pieno di ricette che cercano di ricostruirla.

Caffè

Come sempre sui social, il confine tra la trollata e la crociata è sottile, e qualsiasi post o commento può vedere ribaltato completamente il proprio senso a seconda che sia letto a layers pari o dispari. Qualche rigo sopra, per esempio, uno diceva seriamente di preferire il caffè all’americana a quello italiano (e ce ne sono anche in Italia), ma poi arriva lei e rincara la dose: “lo abbiamo sempre pensato che quello che manca al caffè italiano è la speziatura all’aroma di zucca, la panna montata, il ghiaccio, una tonnellata di zucchero e un fantastiliardo di calorie. Già.