Pasta: i dieci piatti di spaghetti preferiti dai lettori del The Guardian

Il The Guardian mette in classifica le 10 ricette di spaghetti preferite dai suoi lettori, piatti di pasta capaci di restituirci una prospettiva..diversa.

Pasta: i dieci piatti di spaghetti preferiti dai lettori del The Guardian

L’Italia, Repubblica fondata sulla pastasciutta. Se vi sembra un’espressione irrispettosa, fermatevi un attimo a pensare, e chiedetevi se esiste qualcosa in grado di impermalosire gli Italiani più di una pasta mal cucinata. Pensate alla poca tolleranza sulle carbonare creative. Pensate agli sfottò social nei confronti di chiunque non sia Italiano e tocchi per sbaglio l’argomento pasta. Pensate alla rabbia nei confronti delle piccole porzioni di pasta dei ristoranti stellati e a quante volte avete sentito dire “bravo, è cotta, ora la puoi calare” (espressione superata in originalità e simpatia solo da “non è colpa mia, il bicchiere era bucato”).

Ecco, ora capite cosa intendiamo.

Non c’è cosa che metta d’accordo il popolo italiano quanto la difesa della pastasciutta. E non c’è cosa che lo faccia imbestialire di più che il poco rispetto della tradizione nazionale della pasta. E noi, che ci divertiamo come matti a gettar benzina sul fuoco, abbiamo deciso che se bisogna farvi imbestialire bisogna farlo per bene, e allora siamo qui a riproporvi la classifica delle ricette di spaghetti preferite dai lettori del The Guardian. Pronti a far partire l’indignazione social?

1. Frittata di spaghetti

Frittata di spaghetti

Elisa, funzionario pubblico, ha scoperto la frittata di spaghetti durante un viaggio studio a Pozzuoli. E fin qui tutto bene.

2. Spaghetti alle vongole

 

Cyril Haessig, operatore sanitario, propone al The Guardian la ricetta degli spaghetti a’ vongole. Anche qui poco male, se non fosse per il suggerimento di aggiungere – sia nel soffritto che a crudo in guarnizione – “le erbe aromatiche che avete”. Sicuri che – come da foto allegata alla ricetta – negli spaghetti alle vongole ci vada l’aneto?

3. Spaghetti aglio e olio

 

Pure qui, niente da dire, gli spaghetti aglio e olio sono oggettivamente una bomba. Certo, servirli con una birra da grande distribuzione, come fa Hugh O’Reilly, direttore vendite di Dublino che ha scritto al The Guardian, significa forse trasformare la bomba in un petardino, ma in fondo nessuno è perfetto.

4. Pasta Marmite

Pasta Marmite

 

E qua ci divertiamo: al quarto posto delle paste preferite dai lettori del The Guardian c’è una pasta fatta con la Marmite, una crema spalmabile a base di estratto di lievito piuttosto popolare nel Regno Unito. Immagino non vi interessi avere la ricetta, giusto?

5. Carbonara

 

Voi non ci crederete, ma la ricetta mandata al The Guardian da Claudio Duarte, magazziniere di Peterborough, è assolutamente dignitosa e a prova di indignazione italiana.

6. Spaghetti ai frutti di mare

La foto degli spaghetti ai frutti di mare di Simon de Lotz, designer e fotografo di Londra, fa intuire un uso sproporzionato del pomodoro. Ma alla fine anche la sua ricetta funziona abbastanza.

7. Spaghetti all’ubriaco

“Cuocere gli spaghetti in acqua per un paio di minuti prima di scolarli e sostituire l’acqua con il vino rosso”: questo è il segreto degli spaghetti all’ubriaco proposti al The Guardian da Lia Buddle, di Londra. È così che la pasta assume un bel colore rosso scuro e può essere condita con pancetta soffrittta in aglio, olio e burro. Ah, be’, uno spaghetto ubriaco e pure grassottello.

8. Chilli crab spaghetti

Ah, quante soddisfazioni in questa parte della classifica. Tracy Mearns, una lettrice del The Guardian dell’Irlanda del Nord, propone spaghetti mescolati con granchio fresco, peperoncino, limone e menta. E attenzione: alla fine, per renderli “deliziosi”, si può anche aggiungere della panna!

9. Spaghetti ricotta e basilico

Ok, anche questa ricetta in fondo non è male, pur non essendo esattamente tradizionale.

10. Spaghetti con le polpette

Scusate, ci sarà un motivo se tutto il mondo è convinto che gli spaghetti con le polpette siano un piatto tipicamente italiano? Forse dovremmo rassegnarci, e iniziare a cucinarlo anche noi.