Pollo al curry: 5 errori da non fare

Ecco 5 errori che si fanno spesso cucinando il pollo al curry, dal non lasciare marinare la carne a non fare il soffritto.

Pollo al curry: 5 errori da non fare

Del pollo al curry esistono davvero molte ricette, anche perché è piatto comune in diverse zone del mondo: tagli diversi, consistenza diversa, spezie diverse, piccantezza diversa, palati diversi. Alcune regole, tuttavia, sono comuni al cucinare bene e lo stesso vale anche per le ricette “di tutti e di nessuno”: fiondiamoci subito e scopriamo i 5 errori da non fare nel caso di questa pietanza.

1. Scegliere la parte di pollo sbagliata

In molte ricette indicano il petto di pollo: comodo, giù bello pulito, magro. Tuttavia, il petto è notoriamente una parte di carne fibrosa e asciutta. Per questo motivo è più consigliabile, in questa ricetta, in cui servono tocchetti, acquistare la coscia o la sovracoscia. Certo… l’ideale sarebbe prendere un bel pollo intero, disossarlo come si deve e usare tutto per fare un brodo imbattibile (pelle, grasso, ossa).

2.Usare curry confezionato

Il curry non è una spezia nata in quanto tale, bensì un mix di spezie indiano chiamato masala. Ci sono poi molti tipi di curry come il curry verde thai, il curry giallo, quello rosso, il garam masala – da India e Pakistan – e altre decine. Se ci si prende tempo e si prova a farlo a casa, il risultato sarà non solo più soddisfacente ma anche più personalizzabile in base ai propri gusti. Generalmente si deve usare il mortaio, ma va bene anche un mixer o usare spezie già in polvere miscelandole semplicemente. Quali?

  • cannella;
  • cumino;
  • curcuma;
  • peperoncino;
  • paprika affumicata;
  • pepe di cayenna;
  • semi di coriandolo

3. Non lasciare marinare la carne

La marinatura della carne è davvero fondamentale, questo come regola generale da applicare alle carni. Ancor più necessaria per il pollo, che di per sé non ha un sapore così caratterizzante. Una volta fatto il curry, quindi, lo si può allungare con yogurt, acqua o latte di cocco – in base alla versione di pollo al curry che avete scelto – e si usa il composto per marinare la carne almeno 2-3 ore.

4. Non fare il soffritto

Prima di cuocere la carne marinata, è necessario fare un bel soffritto: inciderà enormemente sul risultato finale, e consente di tostare le spezie, il che aumenta esponenzialmente il loro potere aromatico. nel soffritto di questa ricetta, infatti, non possono mancare ad esempio peperoncino e cannella in stessa.

5. Lasciare il pollo troppo asciutto

Cuocere il pollo con la marinatura può non essere abbastanza per ottenere un piatto con tanto di sughetto, bello umido e in cui intingere il riso pilaf. Il consiglio è sempre di tenere a portata di fornello del brodo (ideale quello citato all’inizio, fatto col pollo) o del latte di cocco caldi – la scelta dipende sempre da quale pollo al curry avete scelto di fare.

Per molti, l’unica regola fondamentale è “boh mettici le spezie che vuoi basta che sia piccantissimo”. Per altri, invece – tra cui la sottoscritta – è “voglio sentire bene cumino e cannella ma ti prego non mettere piccante”. Voi, come lo fareste? Lasciateci un commento.