Ragazze, ci serve il testimonial italiano degli uomini che cucinano. Idee?

Ragazze, ci serve il testimonial italiano degli uomini che cucinano. Idee?

Alcuni anni fa ho trascorso un periodo di studio a Pechino. La mia classe era composta quasi completamente da europei, il livello di cinese era infimo. Le lezioni di conversazione erano interazioni faticose in cui si parlava di argomenti vastissimi con un vocabolario intorno ai 100 termini. Una mattina il tema era la routine quotidiana.

Insegnante madrelingua: “Dunque, A bai duo (Alberto, ndr) parlami della tua giornata tipo”.
Alberto: “Vado in università, quando torno mangio la cena che mia madre ha cucinato”.
Insegnante madrelingua: “Non lavora tua madre?”.
Alberto: “Sì, lavora”.
Insegnante madrelingua: “E cucina anche la cena per tutti?”.
Alberto: “…Sì”.
Insegnante madrelingua: “E come mai?”.

E mentre l’insegnante proseguiva dicendo “In Cina, i mariti cucinano e si occupano della casa come le mogli”, uno strano disagio è sceso sui giovani occidentali democratici, abituati a considerare il loro livello di civiltà stellare rispetto a quello cinese.

Ora, alzi la mano tra le lettrici di questo blog chi ha il marito cuciniero, ma vale solo se era già così quando l’avete trovato, ovvero se era stato formato dalla madre.

Io ho avuto fidanzati che non solo non sapevano cucinare il proverbiale uovo alla coque, ma erano completamente ignari delle più elementari leggi della fisica applicate al fornello.

— Uno scambiava sistematicamente le cose da mettere in frigo con quelle da mettere in freezer riponendo la spesa – e vi assicuro che dire “Il gelato direi vada in freezer” ad un uomo di 30 anni è cosa che mette a dura prova una relazione.

— Un altro tentò di cuocere dei cannelloni ripieni surgelati, di quelli che vanno semplicemente infilati in forno per 40 minuti, in una pentola di acqua bollente, presentandomi poi in tavola un bel brodino di spinacio.

Insomma, sulla base della mia personale casistica, appoggio senza riserve qualunque iniziativa che possa condurre gli uomini in cucina.

In Canada hanno inventato il “Men Make Dinner Day”: un giorno dell’anno riservato al battesimo della padella per uomini che temono la cucina. Sul sito c’è un divertente elenco di regole perchè l’esperimento possa considerarsi valido come “La portata principale deve includere un minimo di 4 ingredienti e richiedere almeno 1 utensile da cucina che non sia una forchetta” e una lista di ingredienti proibiti, tra cui “gomma da masticare, zucchero filato, gli avanzi della cena del giorno prima dei vicini”.

In tutta Europa gli uomini cucinano poco per le loro famiglie [riferimenti mancanti] [questa era una citazione da Wikipedia] e la situazione non è diversa in Italia.

Va un po’ meglio nel Regno Unito, e sapete perché? Per merito di Jamie “The Naked Chef” Oliver, il cuoco più sexy di Britannia: le donne lo adorano, mentre gli uomini – a quanto pare – vorrebbero essere proprio come lui.

Ecco cosa ci serve in Italia: il testimonial degli uomini che cucinano. Idee? Simone Rugiati.

[Crediti | Men Make Dinner Day, Jamie Oliver, immagine: Herald Sun]