Torna a casa E’ Curti, la migliore trattoria campana

Lo scorso settembre vi abbiamo raccontato la nuova avventura della famiglia D’Alessandro, proprietaria di una delle più vecchie e rinomate trattorie campane, “e’ curti” di Sant’Anastasia, paese del vesuviano, in provincia di Napoli. L’imprenditore Enzo Ercolino, noto “winemaker” avellinese, aveva convinto la famiglia D’Alessandro ad abbandonare la loro sede storica mettendo a disposizione un locale nuovo di zecca, di chiara impronta minimalista, a Sorbo Serpico, in provincia di Avellino. Dopo appena sette mesi, a causa di alcune divergenze gestionali, “e’ curti” ritorna a casa, per proseguire la storia della trattoria iniziata da un frate nel lontano 1924 e portata avanti dal 1952 dai fratelli Luigi e Antonio Ceriello, due nani lillipuziani, presentatori di spettacoli circensi, ma soprattutto attratti dal buon vino e dalla buona cucina.

Tutto tornerà come prima, anzi meglio. Hanno costruito di nuovo il banco, riprodotto nelle stesse dimensioni, che e’curti utilizzavano per la mescita del vino.

Non è questa l’unica novità degna di essere raccontata. Il prossimo anno la famiglia D’Alessandro aprirà un nuovo ristorante, stavolta senza l’apporto di altri soci. Sarà la versione estiva de “e’curti”, aperto da giugno a settembre in costiera amalfitana, precisamente a Positano. Ora si potrà andare in una delle perle della nostra costiera non solo per passeggiare nelle caratteristiche stradine famose nel mondo ma finalmente, anche per sedersi in un ristorante degno di nota.

La famiglia D’Alessandro è anche molto conosciuta per la produzione del “nucillo”. Anche qui ci sono delle interessanti novità. Gli uffici e la produzione, che oggi si trovano a pochi metri dal ristorante, saranno spostati nel cilento, dove saranno lavorati tutti i cru della regione per la raccolta delle noci, ovvero Sant’ Anastasia, Anacapri, Ischia, Positano, Palinuro e Taurasi per far sì che il prodotto rispecchi la sua connotazione campana attingendo da zone fortemente vocate alla produzione di noci. Nel quartier generale cilentano, che dovrebbe consentire un aumento della produzione dalle attuali 30.000 bottiglie alle 120.000 previste, il progetto prevede la produzione in alcuni casi e la sola distribuzione in altri di alcune eccellenze campane attraverso la società “e’curti distribuzione”. Ai quattro prodotti già esistenti in commercio, il nucillo, l’essenza di nucillo, il cioccolato e i biscotti, si aggiungeranno altri sei prodotti che formeranno un catalogo chiamato “dieci più uno”, che sarà presentato alla stampa il 20 e 21 giugno a Palinuro in occasione della raccolta delle noci.

“Dieci più uno” perché sarà commercializzato anche un prodotto di un artigiano locale che produce pentole in rame e in argento.

Non nascondo che varcare di nuovo la soglia della vecchia trattoria mi ha emozionato non poco. Ho trovato delle persone contente anche se turbate da quella che non deve essere stata una decisione facile. Si torna ai piccoli spazi della minuscola cucina dove Assunta e Angelina, sorella e nipote dei curti, hanno lavorato per più di mezzo secolo gomito a gomito.

Continueranno a farlo con l’entusiasmo di sempre, in nome di una ritrovata memoria.