Arrosticini d’Abruzzo: il cibo più glamour dell’estate

Arrosticini d’Abruzzo: il cibo più glamour dell’estate

Può Selvaggia Lucarelli: “nota blogger”, “showgirl televisiva”, “opinionista del Fatto Quotidiano” essere più efficace di una Aptr (Agenzia di Promozione Turistica Regionale) nel promuovere l’Abruzzo? Può eccome, visto il seguito smisurato dei suoi profili Facebook e Twitter.

Nata a Civitavecchia ma di sangue abruzzese, Lucarelli, svezzata a arrosticini invece che latte in polvere, è così conquistata dallo spiedino di carne di pecora che qualche giorno fa gli ha dedicato un tweet:

A guardare Facebook, gli italiani sono tutti in Grecia, Thailandia e Formentera. Io tifo per quelli che fotografano gli arrosticini in Abruzzo“. Risultato: 321 retweet, oltre 700 commenti dai follower.

[related_posts]

Poi ieri un secondo tweet a tema arrosticini: “Uno si spreme per scrivere un bel tweet poi parla di arrosticini ed è un trionfo”. L’ultima trovata è un gioco per i follower di Lucarelli invitati a caricare foto di arrosticini nella sua pagina Facebook con prevedibile inondazione di rostelli abruzzesi.

Ma per i non indigeni, di cosa stiamo parlando precisamente? 

A chiunque varca i confini dell’Abruzzo vengono proposti gli arrosticini. Sono una sicurezza: i pezzettini di carne (pecora o castrato, tutto il resto è fuffa) vengono infilati sugli spiedini e cotti poi in lunghe file sulla brace insaporendosi da ogni lato.

Un alimento e una preparazione così semplici sono facili da liquidare, penserete. Sbagliato, non avete idea di come le diatribe sugli arrosticini fioriscono eterne.

ORIGINE

arrosticini pescara

Una salda scuola di pensiero ne attribuisce la squisita paternità al teramano.

Ma i templi di questa specialità si trovano disseminati con discrezione tra Giulianova, Val Vomano o muovendosi random tra Villamagna, Lanciano, Alanno, Vestea o Elice. L’idea antitetica, che nelle discussioni sul cibo regionale italiano non manca mai, considera gli arrosticini caratteristici dell’area di Voltigno.

DOVE SI MANGIANO

Arrosticini

Per assaporare i rostelli nostrani non bisogna restare nei centri cittadini ma spingersi verso l’interno. In teoria più un posto è sperduto nelle campagne abruzzesi più probabilità ci sono di un incontro indimenticabile.

Non badate alle apparenze, il locale tipico non ha molte pretese, può anche essere una bettola esecrabile, i veri intenditori non ci fanno caso. Esempio: per elaborare il vero arrosticino servono tempo e pazienza, per cui nel ristorante non si deve servire altro, tollerato un antipasto di salumi e formaggi prodotti in proprio.

A Villa Celiera c’è una vera istituzione abruzzese, il celebre “Fungarolo“, dove si serve pure ottima cucina regionale, ma prima di arrivarci incrocerete il ristorante “Delle Querce“, specializzato in enormi arrosticini artigianali. La proprietaria, un vero personaggio, passa la giornata a infilare rostelli e la sera, burbera dominatrice, decide lei il posto in cui dovrete sedere, non il tavolo, ma proprio il posto individuale di ognuno di voi.

COME SI RICONOSCONO GLI ARROSTICINI INDUSTRIALI

Arrosticini crudi

A colpo d’occhio. Nel rostello industriale i pezzetti di carne sono assolutamente identici e l’insieme impeccabile. Mentre quello artigianale è maestoso ma impreciso e irregolare poiché fatto a mano. Secondo sguardo: all’intenditore non sfugge l’eventuale presenza di grasso, meglio se contenuta e intermittente.

All’assaggio. L’arrosticino dev’essere tenero, salato il giusto, cotto bene, mai crudo né bruciato, tantomeno intriso di quel retrogusto di brace che lascia in bocca alla fine della cena un sapore sgradevole.

COME SI MANGIANO

Arrosticini

I puristi mangiano gli arrosticini soltanto, e anche con una certa spocchia.

Altri e più rilassati intenditori li accompagnano a fette di pane condite con un filo d’olio extra vergine di oliva.

Poi c’è anche chi li spalma di liquido peperoncino e non spregia varianti di fegato o d’altro tipo.

Ma non continuiamo a ciurlare nel manico, quanto devoti siete voi lettori di Dissapore agli arrosticini? Li avete mai confezionati in pacchi a tenuta stagna? Ci avete mai iperimbottito frigoriferi portatili dalle assurde chiusure ermetiche pur di portarveli dietro? Avete mai provato a raggiungere Villa Celiera per una scofanata davvero indimenticabile?

[Crediti | 101 cose da fare in Abruzzo, link: Il Centro]