Quattro ragioni per spiegare la Mcfila in Galleria

Quattro ragioni per spiegare la Mcfila in Galleria

Sono triste e, purtroppo, assolutamente sobrio. La condizione ideale, ammetterete, per spiegare le ragioni di quella fila impressionante. Cinquemila PRO-GLOBAL per l’ultimo panino, gratuito e “democratico”: questa la provocazione markettara disposta ieri da McDonald’s per scolpire a futura memoria la chiusura del fast food nel cuore borghese di Milano.

Ragione numero 1: Non siamo più no global: da Mao a McDonald’s.
Un tempo McDonald’s era la faccia peggiore del capitalismo. L’omologazione che distrugge lo Slow Food. Oggi, anche per qualche ex no global “McDonald’s in Galleria è una presenza democratica perché permette a tante persone di sedere nel Salotto di Milano pagando cifre accessibili”. Eccolo il punto: siamo più poveri, spendiamo meno, chi può permettersi di fare le pulci a un potente simbolo del consumismo?

Ragione numero 2: Generazione McDo: la sinistra e l’identità smarrita.
Esistono ancora i figli di Slow Food e dicono cose tipo: “Non verseremo lacrime per McDonald’s, perché una multinazionale non può essere il modello di presidio territoriale per i poveri”. Ma li giudichiamo snob, e va ancora bene. Arcaici esponenti del pregiudizio contro la multinazionale che a Milano occupa 1.200 persone, ma come si permettono! Neanche i rimbrotti borghesi funzionano. Che gliene frega a quelli che ieri ricordavano di aver dato il primo bacio attorno a quei tavoli se l’ottagono della Galleria è tra i più eleganti al mondo e McDonald’s stona?

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Ragione numero 3: Non è McDonald’s: omaggio alla Milano milanese.
In quel luogo, la Galleria, si è sedimentata un’idea romantica di Milano, immune anche al turismo estremo. Le frasi tenere rivolte a McDonald’s, le faccine tristi come gli emoticon degli sms, i “Mi mancherà”, “È una vergogna!”, “Ci vengo da quando ero piccolo” non erano per McDonald’s. Ma l’omaggio a un pezzo di città vecchia caro anche ai pro-global.

Ragione numero 4: Gratis: altrimenti vedevi se c’era la fila.
Questo è il tono generale dei commenti raccolti ieri nella pagina Facebook di Dissapore. Per i gastrofanatici la vera ragione della McFila è senz’altro questa.
— Non mi mancherà, sbaraccasse anche dai portici di Piazza Castello a Torino sarei ugualmente contento!
— Un mcDonald che chiude è sempre una buona notizia.
— La degna conclusione e chiusura di chi, come McDonald’s, non attribuisce nessun valore al cibo. Complimenti, non ne sentiremo di certo la mancanza.
— Il pasto democratico di McDonald’s è la più enorme cazzata che si sia mai sentita. E se si guarda bene, a propinarla sono gli stessi che 15-20 anni fa gridavano allo scandalo perchè i Mac aprivano nei centri storci italiani. Ah, se i giornalisti facessero i giornalisti.
— Neanche gratis!

[Crediti | Link e immagini: Corriere.it]