Giolitti a Roma, recensione: questo gelato merita la fila?

La nostra recensione della storica gelateria e pasticceria di Roma Giolitti: una fotografia odierna tra lievitati, gelati, prezzi e servizio. I pro e i contro.

Giolitti a Roma, recensione: questo gelato merita la fila?

Alcuni anni fa, Garinei e Giovannini adattarono una meravigliosa farsa teatrale britannica: Niente sesso, siamo inglesi. La pièce era esilarante ed è la più longeva commedia per numero rappresentazioni e adattamenti internazionali della storia mondiale del teatro. Traslitterandola su GiolittiAnticaGelateriaePasticceriadal1900, detto tutto di fila, come recita il sito – , probabilmente la più storica, rinomata, proverbiale gelateria romana, potremmo dire “Niente tramezzini, siamo romani”.

In compenso, vi avremo mangiato un ottimo gelato e un’eccellente panna (pannasulconogratis è d’altronde simbolo dell’accoglienza di Roma). Del resto, mica possono essere torde le centinaia di persone che ogni giorni fanno la fila per mangiarlo?

Ma andiamo con ordine, ché questa recensione merita argomenti.

Giolitti a Via Uffici del Vicario: sala, servizio, colazione

Giolitti Roma ingressoGiolitti Roma sede centrale salacornetto classico giolitti sede centrale

la vetrina lievitati Giolitti centrale
pozzetto dei gelati di frutta Giolitti
vassoietto self service di Giolitti per la colazione
pozzetto gelati in crema Giolitti
mini maritozzo giolitti roma
passerotto goloso da Giolitti
cornetto alternativo Giolitti Roma
pasticceria Giolitti Roma sede centrale

Come tutte le favole migliori, Giolitti parte benissimo. Sala un po’ sciupata nei dettagli ma molto elegante, in pieno stile liberty. Il colpo d’occhio, c’è. Cortesia spiccia ma essenziale del servizio al bancone. Non perdiamo tempo. Peschiamo subito il primo imprevisto della nostra visita in odore di Camera dei Deputati (quindi, passeggio già molto discutibile!).

I tavoli, esterni o interni che siano, sono serviti dalle 10. O, forse, dalle 10.30.

L’aver girato con un vassoietto in mano, ci ha tolto l’orientamento spazio temporale. Tu, cliente forza lavoro, ordini e porti, loro ti fanno trovare il tavolo pulito. O almeno dovrebbero, ma non cavilleremo.

La colazione male non è stata: possiamo ben dirlo. Abbiamo ordinato tutto il giolittibile. Un cornetto classico sfogliato (buono!), uno semi integrale (bello, ma non lo riordinerei); un mini maritozzo (daje! Panna anche piacevole. Lo dicevano anche i passerotti che graziosi l’hanno provata. Ora, detto così pare una scena sospesa tra Hitchcock e i Nas, ma aveva una sua poetica, se non proprio l’igiene). Per completezza, prendiamo anche dei pasticcini: un occhio di bue al pistacchio (buonino, nonostante il pistacchio che oramai percepiamo come satana); un bacio di dama (colorato e fragrante) e anche una crostatina con confettura di visciole (sì!).

Sia per l’occhio di bue sia per la crostatina, non siamo esaltati dalla frolla che ha quell’impostazione più friabile e meno compatta che personalmente non preferiamo. Ma, intanto, sono gusti, e poi la fine di luglio rendeva il burro l’elemento più ingestibile della Terra. Peggio di un Fassino che si lamenta dei suoi 5000 sbleuri di stipendio. Fassino, per altro, passato due volte durante la nostra colazione. Lui non ha mangiato nulla, evidentemente.

Gadeamus, igitur, pensavamo. Un bar storico a Roma come si deve!

Compiaciuti dal servizio, perché si sa, chi fa da sé fa per tre, sorseggiavamo anche un caffè americano non allungato proditoriamente con l’acqua. Correttamente era realizzato come farebbe un vero abitante dell’Arkansas. I passerotti cinguettavano sereni, satolli di panna. Il mondo pareva in asse. Avevamo anche pagato poco: 4,70€  i tre lievitati; caffè americano, acqua, due pasticcini piccoli e la crostatina intorno ai 14€.

Lo scrupolo, però, e la tracotanza del sito di Giolitti – che si crogiola in ricette centenarie del gelato di tale Nazzareno (figlio dei primi Giolitti, eh, non esageriamo! Non a caso si scrive con due zeta.) -, ci inducono al primo inciampo.

Proviamo il mantecato, in cono. 5 euro per tre gusti. E vabbè non sarà poco, ma nemmeno tanto per il miglior gelato di Roma. Che avete detto? Il migliore? Meh!

Intanto siamo all’interno, la sala è climatizzata eppure il gelato si scioglie alla velocità della luce: che sia troppo zuccherino? Al palato non parrebbe, ma, chiaramente, dopo esserci imposti questo tour de force glicemico, anche zollette al miele non sembrerebbero più chissà quanto dolci.

Al netto della corsa contro il tempo per gustarlo, il gelato (abbiamo scelto solo creme e piuttosto classiche) è anche buono. Non da cantare Osanna.

Capiamo, però, anche il perché delle file. Nonostante un mini capannello di avventori (stranieri. Solo loro e noi possiamo ordinare un cono alle 9.30 a.m.), l’imponente vetrina dei gelati è priva del suo responsabile. Passano un paio di inservienti, forse qui se non dall’epoca di Nazzareno, almeno da quella del figlio di. Guardano indignati il posto vacante, ma giammai a riempirlo. Discutono tra loro e scuotono la testa. Infine, appare il titolare, o quello che aveva pescato il bastoncino più corto, va a capire! Rapido, professionale, buon inglese e pure un petit peu de francese, ravana il gelato con polso fermo ma soave e offre panna come se ne andasse del suo onore. Gentilmente rifiutiamo. Anche il cono non male e declinato in tante splendide varianti.

Panini e tramezzini da Giolitti tra il Pantheon e Montecitorio

scontrino gelato medio Giolitti roma
giolitti roma menu coppe gelato
Giolitti Roma menu torte gelato
Giolitti menu caffetteria e gastronomia
Giolitti Roma scontrino bis
interno panino multicereali con zucchine
panino con zucchine giolitti roma
interno tramezzino giolitti roma
tramezzino vino Giolitti Roma

Alla fine della fiera quindi, va bene i borbottii del personale, va bene il gelato buono ma non buonissimo, ciononostante eravamo soddisfatti. Quindi, abbiamo immaginato, con un buon comparto salato saremo pronti a dire “Tiè Antico Caffé Greco, o vide ca si tu ca nun si bbuon’ (capace)?!“.

La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.

Il nostro (un)light lunch è economico, 15,50 €. Comprendeva calice di bianco sbicchierato senza specifiche precise, acqua non segnata nel conto (che insomma ci ha detto bene, fa capire però il senso di confusione totale), panino muticereale con ripieno da ospedale e tramezzino, cribbio, il tramezzino da ceffoni. Ci ricordava qualcosa: Waterloo. In questo contesto, Giolitti, sì perfino il compianto Nazzareno, era Napoleone. Non diremo null’altro. Le immagini parlino per noi.

E quindi sì, da Giolitti proprio non acquisteremmo tramezzini.

Opinione

pasticcerie bar

Giolitti, la sede storica in prossimità dei palazzi del potere romani, ha saputo mantenere nella pasticceria e nella gelateria un buon profilo. Paradossalmente, pur famosissimo per il gelato, appare più convincete nei lievitati e nella pasticceria in generale. Sale da curare maggiormente e servizio litigioso e stremato, non rendono piacevolissima la permanenza. Panini e tramezzini punitivi. Salvate il soldato Giolitti, che ancora tanto può dare alla propria storia e a Roma.

PRO

  • buoni lievitati
  • personale dei banconi comunicativo e simpatico
  • buona pasticceria
  • gelato piacevole
  • prezzi competitivissimi

CONTRO

  • servizio al tavolo con orari limitati
  • maestranze sottostaffate e polemiche tra loro
  • tramezzino da querela
  • panino multicerali ospedalizio
VOTO DISSAPORE: 6.5 / 10
Voto utenti
Giolitti
Giolitti
Giolitti, Via degli Uffici del Vicario, Roma, RM, Italia