Le 11 migliori gelaterie artigianali della Toscana nel 2025

Le 11 migliori gelaterie artigianali toscane, risultato del nostro lungo viaggio peninsulare alla ricerca dei coni e delle coppette più meritevoli per gusto, pulizia del libro ingredienti e creatività dell'offerta. Tutte rigorosamente provate e approvate dalla redazione di Dissapore.

Le 11 migliori gelaterie artigianali della Toscana nel 2025

Con i suoi quasi 46 milioni di visitatori, la Toscana è saldamente sul podio delle regioni italiane che attraggono il maggior numero di turisti, e di questi più della metà (oltre 26 milioni, secondo i numeri raccolti dalla Banca dati turismo della regione) sono stranieri, con Germania e Stati Uniti che si dimostrano, per distacco, i primi appassionati della regione. Sarà un caso, ma si tratta del principale produttore e consumatore europeo di gelato, e del secondo consumatore mondiale, ed è consuetudine, soprattutto nelle città d’arte, trovarsi in coda di fronte ad una gelateria celebre ed essere l’unico italiano in coda.

E l’arte fredda toscana li accoglie con una scena vivace e contemporanea. Ci sono fenomeni social diventati virali, grandi classici che non risultano mai anacronistici e l’eredità di gelatieri che hanno non solo il merito di avere formato generazioni di grandi professionisti ma anche quello di non essersi seduti sugli allori, dimostrandosi ancora all’avanguardia.

La lista che leggete, rigorosamente in ordine discendente – dal locale più meritevole a chi merita una visita e ha tutto il potenziale di diventare un grande nome della carapina – è lo spin off toscano della classifica delle 100 migliori gelaterie artigianali italiane: 7 degli 11 nomi che seguono sono presenti nella guida nazionale.

1. Gelateria della Passera

gelateria della passera firenze

Firenze – Galeotta fu una canna fumaria mancante, che negò a Cinzia Otri la realizzazione del progetto della nuova cucina della sua attività di caffetteria, indirizzando la sua attività verso quella della gelateria: 18 anni dopo, il mondo che passa da Firenze si mette volentieri in coda per assaggiare uno dei migliori gelati d’Italia. All’undicesimo posto della nostra classifica nazionale dedicata, per la precisione.

Le 100 migliori gelaterie artigianali d’Italia del 2025 secondo Dissapore Le 100 migliori gelaterie artigianali d’Italia del 2025 secondo Dissapore

Certo la posizione invidiabile di piazza della Passera aiuta, incastonata com’è tra due cartoline come Ponte Vecchio e Piazza Pitti, ma tra le carapine Cinzia non si fa mai trovare impreparata, e non sbaglia un colpo. I suoi gelati tradiscono una golosità istintiva, sostenuta da tecnica impeccabile, e si rivelano altrettanto raffinati e impreziositi di citazioni storiche.

Assaggiate la storica crema della casa, la Monnalisa, arricchita dagli ingredienti storicamente disponibili nella Firenze del XV secolo: miele di castagno, mele, noci, uvette ammollate nel cognac, acqua di fiori d’arancio, o il Fior di Ricotta e Fragole, rotondo, vellutato ma dai contrasti vivaci, in cui il latte biologico proveniente da Poggio di Camporgiano è in bella evidenza. Perfetti anche i sorbetti, come il mojito vellutato e persistente.

2. Gelateria De’ Coltelli

Gelateria De' Coltelli Pisa

Pisa e Lucca – Quello di Gianfrancesco Cutelli è uno dei pochissimi nomi della gelateria italiana in grado di mettere d’accordo i professionisti, che gli riconoscono ormai lo status di “venerato maestro”, forte di più di vent’anni di attività in cui ha insegnato il mestiere a un’infinità di gelatieri, e il pubblico, da sempre conquistato da gelati sempre goduriosi ma mai uguali a loro stessi, frutto di una ricerca incessante.

Cutelli si è sempre dimostrato un artigiano lungimirante, affrontando temi come quelli della sostenibilità e in tempi non sospetti, e lasciando che il suo spirito gourmet lo conducesse nella ricerca di grandi materie prime, locali e non solo, facendo del gelato il suo mezzo espressivo.

Vent’anni che, tra le carapine, non si sentono affatto, anzi: i gusti si dimostrano sempre contemporanei, stupendo per ricerca e contrappunti. Noci di macadamia e sale affumicato, il caffè leccese a chilometro zero, “A Serena” con ricotta di pecora, pinoli e miele, e “Pulp Fiction”, capolavoro di acidità e aromaticità a base di polpa di cacao, aceto di mango e pepe.

3. Gelateria Caprilli

Gelateria Caprilli Livorno

Livorno – La Gelateria Caprilli, con le sue sedi sul lungomare e in Piazza Cavour, è ormai un punto di riferimento per il gelato labronico, frutto della passione decennale di Riccardo e Tommaso Menicucci. Lo storico locale è stato recentemente ristrutturato, presentando un ambiente moderno e sontuoso con marmi e oro, e spazi ampliati per la lavorazione del cioccolato e la pasticceria.

Nel gelato artigianale l’arachide è il nuovo pistacchio, e ne ha ben donde Nel gelato artigianale l’arachide è il nuovo pistacchio, e ne ha ben donde

Il loro gelato ammalia per la golosità, ma è supportato da una profonda ricerca e una tecnica raffinata. Ce ne accorgiamo nel burro d’arachidi e caramello salato dal sorprendente equilibrio e interessante complessità data dalla tostatura (esperienza forse mutuata dalla torrefazione della fave di cacao). Da non perdere la classica “Crema Caprilli” con mandorle, nocciole pralinate e un’elegante nota di cardamomo, così come i gusti base acqua, come un lime e basilico dalla sferzante freschezza.

4. Rufus

rufus pisa

Pisa – Molte gelaterie troverebbero nelle due sedi di Rufus diverse fonti di ispirazione per affrontare con efficacia e simpatia molti temi sempre più al centro del dibattito della gelateria contemporanea: il chilometro zero, la frutta locale e la stagionalità rigorosa, ovviamente, ma anche la sostenibilità dei materiali utilizzati per coppette, palette e anche divise, e l’attenzione alle diverse esigenze alimentari.

Il tutto mantenendo le promesse fatte dal golosissimo menu: i gusti base latte sono piacevolmente grassi e in un gusto come cioccolato bianco e nocciole la mano giudiziosa sugli zuccheri e fondamentale, donando anche grande vivacità alla crema al profumo di limoni. Bene anche i gusti vegani, che non si limitano al compitino, rivelandosi davvero interessanti: è il caso di kiwi e spinaci, un virtuosismo di note verdi e acidità, o la “stracciapera”, originale interpretazione di un’accoppiata classica.

5. Io e Gelato

Io e Gelato Mezzana-colignola PI

Mezzana-colignola (PI) – La creatura di Ilaria Guerrieri e Omar Leoni ha due sedi, entrambi a massimo un quarto d’ora dal centro di Pisa, una a Vecchiano e l’altra a Mezzana: noi ci siamo innamorati della seconda, col suo fascino bucolico fatto di campagna a perdita d’occhio e lo sfondo in lontananza dei monti pisani.

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L’offerta delle carapine tradisce la golosità e il palato gourmet della coppia, che ha trovato la sua firma in gelati dalla testura piacevolmente grassa e vellutata ma con dolcezze equilibrate, in composizioni in cui non si lesina si grandi materie prime come i pinoli del parco di San Rossore, le nocciole del Casentino con cui preparano un bacio strepitoso, la ricotta e i fichi in un’accoppiata imperdibile. Un’attenzione ben espressa anche nei gusti a base acqua, in cui la provenienza di ogni frutto è indicata con chiarezza, dai limoni dei giardini locali al cocco delle Filippine.

6. Sbrino Gelatificio Contadino

sbrino gelatificio contadino

Firenze – Siamo nel pieno del frequentatissimo oltrarno, dove Sbrino Gelatificio Contadino propone un angolo di piacere agreste, diretta emanazione dell’azienda Agricola Castrogiovanni Maria di Volterra. Questo delle gelaterie così strettamente legate a cascine e fattorie che forniscono direttamente ottime materie prime è un fenomeno in espansione, e trovarne un esempio in una grande città è particolarmente piacevole, con il latte, lo yogurt e la ricotta che regalano profondità e caratterizzazioni notevoli.

Il fior di latte qui si chiama “fior di campo”, com’è giusto che sia, con le essenze presenti nell’alimentazione degli animali che offrono ogni volta diverse sfumature, esaltate anche da un uso morigerato degli zuccheri, che aiutano anche nei gusti alla frutta, in cui la passione e l’attenta selezione della materia prima sono evidenti. E quando le due si uniscono nasce un piccolo capolavoro come la ricotta, pere e cioccolato: ricco e caratterizzato, è un rincorrersi di grassezza e freschezza dalla persistenza e golosità infinite.

7. Gelateria Dondoli

gelateria Dondoli San Gimignano

San Gimignano (SI)Tra i molti monumenti e attrazioni turistiche di San Gimignano, ormai la Gelateria Dondoli può a buon diritto essere annoverata al pari della Torre Grossa e il Palazzo Comunale. Il merito è certamente di Sergio Dondoli, patron e animatore di questa piccola gelateria in piazza Cisterna, in cui turisti di ogni nazionalità si mettono volentieri in fila per immortalarsi in un selfie.

Dondoli è una piccola celebrità, ma soprattutto un gelatiere con le idee chiare che ha saputo conquistare tutti con creazioni prive di spigoli, caratterizzate da una testura tra le più vellutate che vi possa capitare di assaggiare: ideale per una crema dalle tante sfumature come la Santa Fina (specialità della casa e marchio registrato) con zafferano di San Gimignano e pinoli, e per dare rotondità anche a Gorgonzola e noci.

8. Laboratorio del gelato

laboratorio del gelato

Viareggio (LU) – Siamo appena un viale più all’interno rispetto alla celeberrima passeggiata sul lungomare della città, dove bar, pasticcerie e gelaterie certo non mancano, ma da anni ormai i viareggini premiano l’understatement di questa piccola gelateria con giusto un paio di ombrelloni all’esterno – ma senza tavolini – mettendosi volentieri in coda.

Meglio non perdersi i classici della casa come la “Crema Ritrovata” fine nella struttura ed elegantemente profumata di limone e vaniglia o il “Caffè degli Artisti”, con scaglie di cioccolato fondente, sempre diverso ma sempre golosamente uguale a sé stesso, o un sontuoso fior di bufala, grasso e lattico come ci si aspetta. Se siete habitué le novità non mancano mai: abbiamo assaggiato un ananas e rosmarino fresco e intenso, e un ghiotto “banana ciok”, vegano come tutte le proposte alla frutta.

9. Gelateria Vivoli

gelateria Vivoli Firenze

Firenze – Quella di “I’ Vivoli”, come lo conoscono a Firenze, è una storia epocale: inizia nel 1929 con una latteria, e prosegue con pervicacia attraverso una guerra mondiale, l’alluvione del ‘66 e pure la pandemia, in cui l’ingegno li porta a sfruttare la loro buchetta del vino risalente al 1500 per vendere il gelato.

Ora Vivoli è arrivata fino a New York e in Florida, e le divinità dei social l’hanno benedetta con il successo virale della loro “Gran Crema al Caffè”, motivo per cui farete una lunga coda in compagnia di turisti da ogni parte del mondo. Nonostante sia stata quasi completamente eclissata dal successo dell’affogato al caffè, il resto della proposta dei gelati resta, nella sua semplicità, assolutamente valida: grandi classici e zero fronzoli, come un confortante caffè (ovviamente), i richiami d’infanzia del gelato al riso, e i vivaci gusti alla frutta.

10. Chiccheria

Chiccheria gelato

Marina di Grosseto e Villasimius – Quella della famiglia Presenti è un’attività storica del grossetano, la cui storia inizia nel 1975, con la prima incarnazione nel capoluogo per poi spostarsi nel 1983 a Marina di Grosseto dove Annamaria e Luciano inaugurano ufficialmente Chiccheria. Oggi al timone c’è la seconda generazione, Manuele, che negli anni ha portato alla gelateria di famiglia numerosi riconoscimenti anche internazionali, influenzando profondamente tutta la scena toscana attraverso il suo progetto di formazione, la “Gelato Naturale Academy” con cui, insieme alla moglie Brigitte Canins, diffonde la sua filosofia produttiva.

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La tecnica impeccabile e l’etica incrollabile con cui si esprimono le materie prime traspare in gelati dalla testura eterea e delicata e dai gusti trasversali, apprezzati da pubblico e critica: grande interprete del pistacchio, totalmente lavorato in laboratorio, e in generale dei semi oleosi, vedi la mandorla pizzuta di Avola. Grande equilibrio anche nella proposte più golose, come il cioccolato bianco con sale rosa e caramello. Dal 2015 hanno aperto un secondo punto vendita in Sardegna, a Villasimius, dove sviscerano con la stessa materia le grandi materie dell’isola.

11. Campo alle Lucciole

Peccioli (PI) – Questo borgo della provincia di Pisa, ormai celebre per i suoi “giganti” e l’essere stato trasformato in un museo d’arte contemporanea a cielo aperto, offre sorprese in ogni angolo. Una di queste la trovate tra la terrazza panoramica affacciata sul parco della Valdera e piazza Domenico da Peccioli, dove in una piccola vetrina della pasticceria Ferretti troverete il gelato di “Campo alle Lucciole”.

Si tratta del progetto di Nicolò “Necco” Donati, surfista da sempre operativo nel ristorante/pasticceria di famiglia e che, ispirato da Sergio Dondoli e Gianfrancesco Cutelli, decide, nel 2024 di aprire il suo laboratorio nel “Borgo più amato d’Italia”: appassionato agricoltore (il “Campo alle Lucciole” è anche un agriturismo/frutteto ancora in divenire), dà il suo meglio nei gusti in cui si sporca le mani, magari con le more selvatiche portate da una raccoglitrice locale o il sorbetto arancia e finocchio. Se lo trovate, provate il gelato con l’amlou, pasta di frutta secca, miele e olio d’argan che porta direttamente dal Marocco, o la “crema estiva”, rinfrescata da menta e ciliegie. Lo terremo d’occhio.