Dividere il conto al ristorante: cercasi idea brillante (anche vagamente stronza)

Oggi mi va di vincere facile, di conseguenza condivido questa cosa che, in vacanza, per quanto cerchi posti adeguati alle tue discrete pezze al culo, per quanto calcoli cavillosamente le voci del menù in modo da arginare i costi, per quanto fai il frugale e dici la birrozza artigianale no, la grappina no, il conto finale del ristorante balneare qualunque supera invariabilmente 30 euro. Poco o tanto non importa quanto mangi, alla fine sempre 30 euro sono.

Ancora più soprannaturale è capire chi ha mangiato cosa quando arriva il conto. In vacanza niente mi schioda più di una cenetta con gli amici al ristorante, ma al momento del conto bisognerebbe seguire delle regole. Se c’è un astemio non puoi chiedergli di dividere le spese alcoliche col resto del gruppo. Vietato andare al gabinetto al momento del conto. O far trillare la suoneria del cellulare simulando una chiamata. Vietato andarsene prima di pagare con la scusa della babysitter a tempo determinato.

Alla fine però, lo scroccone stronzetto sovvenzionato dagli amici fessi non manca mai. Del resto, diciamo la verità, non è facile decidere come comportarsi.

A) Sfoderi la grinta, imbracci l’iPhone, apri l’app della calcolatrice, e con il piglio da esattore dell’Agenzia delle entrate interroghi ogni singolo potenziale evasore seduto al tuo tavolo. “Tu che hai mangiato yxz devi dare tot, tu che hai mangiato xyz e w devi dare tot+20”. Indubbiamente è una parte ammirevole, ma chi si sente in animo di recitarla?

B) Dall’alto di una certa signorilità, proprio tu che sei astemio, fai cadere un elegante “massù, dividiamo in parti uguali”. Il tuo vicino di tavolo si è abbuffato tipo Creosoto nel Senso della vita dei Monty Pyton? Non importa. Quell’altro si è scolato un prezioso e impronunciabile Chateheuf du Pape e tu neanche una goccia? Non importa. NON IMPORTA??? Ma stiamo scherzando, è lasciando correre questi comportamenti che si incentivano i furbetti del tavolino.

Ecco, lo sento, sto per chiedervi se siete più A o B, insomma in quale di queste due situazioni vi calate più volentieri. Mi sembra anche di sentire una risposta. Un ristorante degno di questo nome dovrebbe assicurare l’opzione dei conti separati.

[Crediti | Link: Dissapore, immagine: Stockphoto]