Piccola guida ai ristoranti per il fine settimana. Bassa Toscana

Rigurgito d’inverno ed eccoti Amiata da Gustare 2010 a Arcidosso (GR), festa toscana del cibo e della birra artigianale. Tra gli espositori birrai di culto tipo Olmaia, Brutòn, Birra Amiata, Bi-Du e MostoDolce. Menù a 25 euro se volete abboffarvi di tagliatelle al cinghiale, altrimenti approfittate dei ristoranti consigliati da Dissapore. Al solito se ne conoscete altri, aggiungete con comodo usando i commenti.

Antica Fattoria del Grottaione

Via della Piazza, 1 loc.tà Montenero d’Orcia – Castel del Piano (GR) tel. 0564 954020, chiuso lunedì. Sito

Cascina con veduta sulla valle sottostante. Piatti attenti ai Presidi SlowFood, cantina curata con i toscani in evidenza più qualche bollicina d’oltralpe. Potete soffermarvi sul tradizionale Peposo (versione maremmana), e sull’ottima bottarga di Orbetello. Spenderete intorno ai 40 euro.

Le Casacce
Loc.tà Podere Casacce – Seggiano (GR) tel.  0564 950895. Sito

Le vicende della vita hanno portato in questo confortevole casolare Enrico Casini, un precursore della cucina creativa a Roma (qualcuno ricorderà locali come “Tentativo” e “Bacaro”). Alcuni piatti sono nel suo segno: Riso selvaggio bianco e nero con gamberi e zucchine , altri decisamente più classici, pure troppo, vedi i Maltagliati al ragù e la Tagliata. La spesa non arriva a 40 euro.

Taverna della fattoria dei Barbi
Loc.tà Podernovi, 170 – Montalcino (SI) tel. 847117, chiuso mercoledì. Sito

Una quarantennale taverna subito fuori Montalcino specializzata in piatti di carne che piace agli appassionati di vino. Classica la Zuppa di cannellini e verdure, buoni i Pici al ragù di Chianina . Appetitose le grigliate al fresco, che vi faranno dimenticare l’atmosfera da turista americano. Buoni i dolci e conto che difficilmente scende sotto i 60 euro.

Caino
Via Canonica, 3 – Montemerano (GR) tel. 0564 602817, chiuso mercoledì. Sito

Non se ne parla abbastanza, non quanto merita la chef Valeria Piccini, può darsi che il conto, non proprio uno scherzo, allontani i gastrofanatici dal posto, un po’ fuori mano. Male. Perchè il locale è affascinante e i piatti un vero portento. Dal Panino al lampredotto ai Ravioli con ripieno di cacio e pere, salsa rossa di barbabietole, semi di papavero e burro fuso dal Piccione disossato con aceto di vino rosso e purea di cannellini agli ottimi dolci. Sguardo attento ai vini ma anche in questo caso occhio ai prezzi. Spesa sopra i 100 euro.