Ferragosto 2012: 5 birre artigianali per chi non beve birra artigianale

Ferragosto 2012: 5 birre artigianali per chi non beve birra artigianale

Arriva «Caligola», picchi di caldo fino a 41 gradi. Tenete sotto controllo l’ansia da prestazione che a Ferragosto è tanta quanta Capodanno. Casomai rinfrescatevi con una birra. O anche 5.

(5) Lurisia 4.
Vol. alcolico: 3,8°.
Tipologia: Speciale/aromatizzata/alta fermentazione.
Caratteristiche: Il ruvido birrafondaio appunta aroma di rosa e la nota leggera figlia del sodalizio con l’acqua Lurisia. Poi formula una domanda rispettosa della sua condizione di birrafondaio. Birra per ragazze? Forse. Il basso tenore alcolico ne fa una seria alternativa all’easy-drink moderatamente alcolico. Al calice schiuma quasi evanescente, colore giallo paglierino appena velato. Gli ingredienti sembrano avvalorare la tesi del birrafondaio: bocciolo di rosa, karkadè e rosa canina. La morte sua è l’aperitivo, sushi, pesce crudo o marinato per accompagnare. Da servire intorno ai 10/12°.

(4) Viola, bionda.
Vol. alcolico: 5,6°
Tipologia: pale lager.
Caratteristiche: ma perché accidenti i monaci tedechi avrebbero dovuto preoccuparsi del “dry hopping”, un’antica tecnica di luppulatura a freddo (aggiunte di luppolo che non avvengono durante la bollitura)? A chi giova? Ai bevitori che non amano vivacchiare tra sapori amari imprecisi, per dire, dentro ci sono 10 tipi di luppolo e molti malti d’orzo. Al calice si mostra dorata, leggermente opaca, schiuma permanente. Probabili presenze di lievito genere “arigianale è bello” confermano la genuinità. A tavola s’accorda con la pasta e le fritture di pesce. Servire molto fredda, 3/5°.

(3) Duchessa, Birra del Borgo.
Vol. alcolico: 5,8°
Tipologia: saison.
Caratteristiche: la mente vacilla, si fa con il farro coltivato nella riserva Montagne della Duchessa (Lazio) ma sembra una joint-venture tra limoni siciliani e frutta tropicale. Gasatura fine, lieve acidità e giusto corpo alcolico donano personalità, tipo Olimpiadi di Londra: misurate ma perfette. Al calice s’apprezzano i riflessi tendenti all’arancio, la schiuma abbondante e pannosa. Abbinamenti suggeriti: formaggi freschi, robiole e ricottine di capra, ma vale la pena berla sulla pizza, integrale se possibile, e con una farcitura minima. Da servire intorno ai 10/12°.

(2) Birra di Parma, Oro.
Vol. alcolico: 4,5
Tipologia: golden ale/non filtrata/rifermentata in bottiglia.
Caratteristiche: parliamo di aspetto. Colore dorato torbido che non passa inosservato con schiuma saporita. Una birra cruda, non pastorizzata, rifermentata in bottiglia. Vincente il binomio lievito di lambrusco / luppolo amarillo, in un gemellaggio parmense-americano che nemmeno la Barilla. La moderata gradazione alcolica favorisce piacevoli e oziose discussioni da spiaggia, grigliate anche, specie con spigole e orate. Servire fresca intorno ai 7/8°.

(1) La cotta chiara.
Vol.alcolico: 4.4.
Tipologia: pils/non filtrata/alta fermentazione.
Caratteristiche: essere maschi oggi non è guidare un Suv mangiando hamburger. Ma saper cucinare per placare una famiglia agitata. O bere il sapore amaro di una birra tedesca smorzato dall’aroma floreale delle colline del Montefeltro. Al calice si consegna orgogliosamente torbida, con la schiuma ben definita. Da bere in qualunque situazione, o meglio, ogni volta che potete. Specie con prosciutto dolce tagliato a mano e formaggio leggermente stagionato. L’ultima volta, le frise all’orzo con pomodorini e un filo d’olio hanno innescato una spirale birro-delirante.