La ricetta perfetta: yogurt fatto in casa

La ricetta perfetta: yogurt fatto in casa

Genti con l’occhio spaventato che non vogliono farsi lo yogurt da soli. Che preferirebbero intervistare un militante del Movimento 5 Stelle, anche se quello alla domanda “come si chiama” risponderebbe “no comment, potreste strumentalizzare il mio nome contro di me“. Guardate che è facile —Oscar Giannino mode on— io per dire ho un master in yogurt fatto in casa —Oscar Giannino mode off— non è vero, l’ho fatto nel fine settimana per la prima volta, ma avevo letto la ricetta.

Il punto è colonizzare il latte, che deve essere intero, con lo Streptococcus Thermophilus e il Lactobacillus bulgaricus. Se non conoscete questi due batteri guardateli qui mentre salutano. Siccome producono acido lattico, il latte coagula.

La ricetta è piuttosto unificata essendo vieppiù la stessa da tremila anni. Dalla sfera blogghettara qualcuno profuma lo yogurt di vaniglia spezzandomi il cuore, ma alla fine voto per la versione classica. In un Paese senza papa né governo ho bisogno di certezze.

Ingredienti.
— 1 litro di latte intero fresco, due cucchiai di yogurt intero (senza zuccheri aggiunti o frutta)
— Accessori: ghiaccio (facoltativo), pentola d’acciaio, coperta di pile, contenitore ermetico.

yogurt fatto in casa

La ricetta perfetta.
Verso il latte intero nella pentola d’acciaio e lo faccio scaldare a fuoco medio fino al primo bollore, elimino la pellicola di grasso che si è formata in superficie e spengo il fuoco. Lascio freddare. Se avete fretta, potete immergerlo in un recipiente pieno di ghiaccio per portarlo alla temperatura di 37-38°C, altrimenti dimenticatelo per il tempo che serve a invitare a casa il George Clooney con barba visto agli Oscar. Poi scrivete la rubrica: “Provato per voi”.

In realtà basta aspettare mezz’ora, ma a me prudevano le mani, così ho fatto sciogliere i due cucchiai di yogurt bianco in un bicchiere con un po’ di latte. Che ho unito al latte intero raffreddato in un contenitore ermetico chiuso bene.

Accendo il forno per un minuto circa – giusto il tempo di scaldarlo – poi lo spengo. Avvolgo il contenitore in una piccola coperta di pile e lo metto nel forno lasciando la luce accesa. Dopodiché, buonanotte, me ne vado a dormire: i batteri non devono essere disturbati durante la poppata, come lattanti. Per essere precisi, non va proprio mosso il recipiente, e tutto per almeno 6 ore. Trascorso il tempo controllo il risultato: lo yogurt si è  formato, compatto e con una faccia invitante. Se non si è ancora ben stabilizzato, lo lascio per altre due (fino a quattro) ore nel forno al caldo. Poi va trasferito in frigo e… prevedo, consumato entro quindici giorni.

Ogni mattina una Fratini si alza, e sa che avrà toppato completamente una previsione. L’ho mangiato appena fatto, e per sfregio, ho anche aggiunto una lacrima di miele. Son soddisfazioni. Da Quaresima ma sempre soddisfazioni.

[ Crediti |Link: Bioagro, Melazenzero, Anice & Cannella]