Aceto Balsamico di Modena: 1 azienda su 3 colpita duramente dal coronavirus

Il 30% delle aziende che producono Aceto Balsamico di Modena Igp hanno visto un calo importante del loro business, alcune addirittura lo hanno visto azzerarsi.

aceto balsamico di Modena

Dopo un 2018 difficoltoso per via una campagna vitivinicola non particolarmente brillante, lo scorso anno – e nel primo trimestre del 2020 – l’Aceto Balsamico di Modena Igp si è risollevato molto bene, confermando l’andamento positivo degli anni precedenti al 2018. Tuttavia la pandemia da coronavirus ha colpito duramente anche il comparto balsamico.

La produzione del 2019 è stata quantificata in quasi 96 milioni di litri certificati, pari ad +6% rispetto all’anno precedente, con un fatturato di oltre 390 milioni di euro per la produzione e quasi un miliardo per il consumo. Poi è arrivato il covid-19 e, soprattutto con il blocco delle esportazioni e lo stop forzato di ristoranti e alberghi, gli effetti si sono fatti sentire.

Come fa sapere il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, nel primo quadrimestre dell’anno circa 1 azienda su 2 ha affrontato un andamento negativo rispetto all’anno precedente, mentre il 30% ha avuto cali molto importanti e preoccupanti. Ci sono state addirittura aziende che hanno visto il proprio fatturato azzerarsi.

Ora il settore chiede al Governo interventi strutturali e contributi per il sostegno dell’ammasso privato, lo strumento del pegno rotativo per facilitare l’accesso al credito bancario e l’investimento di fondi importanti per un progetto di rilancio e promozione dei prodotti Dop e Igp.