Storia dei marchi alimentari italiani venduti allo straniero, compreso l’aceto balsamico di Modena

Acetum, azienda leader nella produzione di aceto balsamico di Modena, viene comprata dagli inglesi di Associated British Food, proprietari tra l'altro del tè Twinings. Ecco tutti gli altri marchi alimentari italiani passati in mani straniere

Storia dei marchi alimentari italiani venduti allo straniero, compreso l’aceto balsamico di Modena

Sono straniere le mani che da oggi allungano il proprio controllo sull’Aceto Balsamico di Modena Igp, per la precisione inglesi, come Abf, Associated British Foods, proprietario del tè Twinings, che ha appena acquistato Acetum spa, il principale marchio nazionale del condimento emiliano fondato da Cesare Mazzetti e da Marco Bombarda, che restano rispettivamente presidente e direttore commerciale.

Acetum, proprietario dei marchi Mazzetti, leader in Germania e Australia, come di Acetum e Fini, nella cui produzione rientrano anche glasse balsamiche, aceto di vino e di mela e altri condimenti, nel 2016 ha realizzato in oltre 60 paesi europei un fatturato di 103 milioni.

In attesa che le Autorità Antitrust di Germania e Austria autorizzino il completamento dell’operazione, è impossibile non notare che questo è soltantoo l’ultimo capitolo di una storia almeno decennale, che ha visto pezzi importanti del made in Italy gastronomico passare a gruppi stranieri.

Proviamo a ricostruirla.

2007

Un marchio storico dell’industria dolciaria genovese e italiana cambia proprietà facendo molto clamore. Saiwa viene acquistato della multinazionale Kraft Foods.

2008

Il salumificio Rigamonti, noto per la sua bresaola, viene acquistato dai brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International.

Ancora la Francia con Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis, protagonista dell’acquisto di un marchio dell’agroalimentare italiano, questa volta è  Orzo Bimbo a passare di mano.

2009

Il pastificio Del Verde cambia proprietà e diviene spagnolo, anzi argentino, visto che la spagnola Molinos Delplata Sl è in realtà parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata.

2010

L’ Industria Casearia Ferrari Giovanni S.p.A, fondata nel 1823, che vende sia Parmigiano Reggiano che Grana Padano viene acquistata per il 27 per cento dalla francese Bongrain Europe Sas.

Diventa francese al 95 per cento anche Boschetti Alimentare Spa, azienda italiana che produce confetture dal 1981.

2011

Possiede la banca e la vodka Russki Standard l’oligarca russo Rustam Tariko che acquista il 70 per cento di Gancia, marchio storico dello spumante.

Lactalis porta Parmalat sotto il controllo transalpino.

Ancora francese l’acquisizione del 49 per cento di Eridania, gigante italiano dello zucchero, nel cui capitale sociale entra Cristal Union Sas.

Diventano invece spagnoli, precisamente della Campofrio Food Group, i salumi Fiorucci.

2012

AR Industrie Alimentari SpA (ARIA), leader italiana nella produzione di pelati, crea con Princes, una controllata dalla Giapponese Mitsubishi, una società ex novo chiamata “Princes Industrie Alimentari SrL”, la cui maggioranza (51 per cento) appartiene alla Princes.

Diventa tutto spagnolo il marchio Star, con il gruppo Agroalimen che aumenta la partecipazione in Gallina Blanca Star arrivando fino al 75 per cento.

Eskigel azienda che produce gelati in vaschetta per la grande distribuzione (da Coop a Carrefour, da Auchan a Conad) viene venduta a un’azienda inglese.

2013

Averna cede l’intero capitale della società piemontese Pernigotti, specializzata in dolci, al gruppo turco Toksoz.

Il 25% della proprietà di riso Scotti passa di mano, ceduto dalla famiglia pavese al colosso spagnolo Ebro Foods.

2104

Sagra e Filippo Berio sono i marchi del Gruppo oleario toscano Salov, la cui maggioranza passa nelle mani del Gruppo cinese Yimin, succursale del Gruppo Bright Food.

Accordo preliminare tra l’antico Pastificio Lucio Garofalo e Ebro Foods, gruppo spagnolo che si occupa di riso, pasta e condimenti, quotato alla Borsa di Madrid. L’accordo prevede l’ingresso degli spagnoli con il 52 per cento del capitale sociale, nel pastificio con sede a Gragnano.

Il fondo americano CVC Capital Partners arricchisce il suo portafoglio di marchi alimentari con Bertolli, Carapelli e Sasso battendo la concorrenza del gruppo spagnolo SOS.

2015

Una dolorosa cessione per i nostri lettori quella che ha portato la catena di gelaterie torinesi Grom nel ricco portafogli di marchi del gigante Unilever. Meno dolorosa per Guido Martinetti e Federico Grom.

Unilever ha comprato Grom: tutto ciò che bisogna sapere.

2016

Dopo essere entrare nell’orbita del gruppo sudafricano Sab Miller attraverso varie vicissitudini, la birra romana Peroni passa nelle mani dei giapponesi di Asahi.

Made in Italy: 12 marchi dolorosamente (s)venduti allo straniero.

Come vi abbiamo raccontato, a queste cessioni riassunte da Agi, ne vanno aggiunte diversi altre: dalla startup di successo PizzaBo a Birra del Borgo, vessillo del movimento artigianale finito nelle mani di Ab InBev.

Da Riso Scotti a Stock 84, da Amedei, gioiello della chocolate valley toscana, di recente riportato in Italia da Ferrarelle, a un faro del bio come le Fattorie Scaldasole.

Il cioccolato Amedei torna italiano: comprato da Ferrarelle.

Dal chianti classico di Casanova-La Ripintura diventato cinese a un altro marchio storico, questa volta nel campo dei dolci, la Pasticceria Cova di via Montenapoleone a Milano, fagocitata dalla multinazionale del lusso Louis Vuitton-Moet Hennessy.

[Crediti | Link: Agi.it]