Acqua minerale in bottiglia: le differenze evidenziate da Qualescegliere

Qualescegliere ha condotto un'analisi sulle acque minerali in bottiglia, e ci ha elencato le differenze e il rapporto tra qualità e prezzo.

Acqua minerale in bottiglia: le differenze evidenziate da Qualescegliere

Sappiamo cosa contiene l’acqua minerale in bottiglia? Quali differenze ci sono tra una e l’altra? Ce lo dice Qualescegliere – sito italiano che recensisce prodotti e servizi – dopo aver analizzato tredici marchi tra i più consumati e aver stilato un rapporto.

I soggetti delle analisi sono tredici acque minerali, ovvero: Lauretana, Evian, Fiuggi, Sangemini, Selex, Panna, Sorgesana, Levissima, Uliveto, Sant’Anna, Rocchetta, Vitasnella, San Benedetto.

Alcuni risultati

Per residuo fisso si aggiudicano rispettivamente primo (con meno residuo) e ultimo posto (con più residuo) le acque Lauretana e Sangemini. L’acqua con più calcio è la Sangemini, mentre quella con più magnesio è la Vitasnella. Per il PH, la Uliveto ha il valore più basso (acido) e per questo è adatta alla digestione, mentre la Panna è quella con il valore più basso e quindi è la più basica. Per il prezzo, agli estremi ci sono l’economica Selex contro le costose Evian, Sangemini e Fiuggi.

Ecco su quali altri parametri Qualescegliere ha fatto ricerca, facendo attenzione a marketing e pubblicità attorno alle varie acque. Le pubblicità parlano di acque:

  • Povere di sodio;
  • Indicate per neonati;
  • Con possibili effetti diuretici;
  • Con possibili effetti uricurici (ovvero eliminazione dell’acido urico tramite le urine);
  • Può favorire la digestione;
  • Bicarbonato-calciche e altri fattori;

L’acqua del rubinetto

Qualescegliere approfondisce l’argomento, contro il luogo comune che l’acqua del rubinetto sia identica a quella in bottiglia. Ebbene, ha messo in luce quanto la normativa per alcuni valori sia differente per le due tipologie di acqua: un esempio lampante è il manganese, che se nelle acque in bottiglia può essere di 500 mg/l, per l’acqua del rubinetto non deve superare i 50 mg/l. O ancora l’alluminio, che non ha limiti nella prima ma non può superare 200 mg/l nella seconda.

Ecco la ricerca integrale svolta da Qualescegliere.