Agricoltori virtuosi tra i nuovi Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Ci sono diverse realtà agricole impegnate socialmente tra i nuovi Cavalieri dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana premiati dal presidente Sergio Mattarella.

Agricoltori virtuosi tra i nuovi Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Tra i nuovi Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana premiati al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella spiccano alcuni agricoltori virtuosi, elogiati per il loro impegno professionale e sociale.

C’è per esempio Ciro Corona, quarantenne di Scampia, che con l’associazione (R)esistenza Anticamorra, di cui è presidente, gestisce anche il Fondo Rustico Amato Lamberti, il primo bene agricolo confiscato di Napoli sul quale vengono ora prodotti vino, miele, confetture e birra artigianale secondo la logica dell’agricoltura sociale, per esempio reinserendo alle pratiche lavorative i detenuti. Corona viene premiato “Per il suo quotidiano e instancabile impegno nella promozione della legalità e nel contrasto al degrado sociale e culturale”.

C’è anche il giovane imprenditore nel settore vitivinicolo Enrico Parisi, che viene fatto Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “Per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica”. Nell’azienda di famiglia calabrese ha creato il progetto di sostenibilità sociale “+ che olio coltiviamo cultura” e ha inaugurato il primo orto sociale di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza.

cuoche combattenti

C’è infine Nicoletta Cosentino, con alle spalle una storia di violenza domestica, che dopo un percorso di recupero intrapreso nel centro antiviolenza Le Onde Onlus di Palermo ha fondato “Le Cuoche Combattenti”, un laboratorio artigianale di conserve e prodotti da forno. Un progetto che punta ad aiutare altre donne vittime di violenza: per questo il presidente Mattarella l’ha premiata “Per il suo esempio di reazione e per il contributo offerto nella promozione di una cultura di contrasto alla violenza sulle donne e di recupero delle vittime di abusi”.