Agricoltura: 5500 i lavoratori dal Bangladesh, ma ora i voli sono sospesi

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ordinato oggi la sospensione dei voli dal Bangladesh, ma intanto nei campi lavorano 5500 bengalesi.

Agricoltura: 5500 i lavoratori dal Bangladesh, ma ora i voli sono sospesi

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha predisposto la sospensione dei voli in arrivo dal Bangladesh dopo l’alto numero di casi positivi registrati ieri in un volo proveniente da Dacca. Di comune accordo con il ministro degli Esteri, Lugi Di Maio, si è deciso per una sospensione che durerà una settimana durante la quale si studieranno nuove misure preventive per gli arrivi fuori dall’area Schengen e dall’area Ue. I provvedimenti si sono resi necessari a fronte del numero considerevole di cittadini bengalesi che arrivano da quelle zone per essere impiegati in agricoltura e nella ristorazione, tant’è che il focolaio di Fiumicino (Rm), partito da un ristorante, è esploso a causa di un dipendente rientrato dal Bangladesh. Nei campi, invece, i lavoratori agricoli provenienti da quelle parti sono 5500.

Sono numeri evidenziati dalla Coldiretti e limitati grazie appunto alle misure di contenimento.  “In questo contesto particolarmente importante è stato dato il via libera dal 15 giugno a circa 150mila lavoratori stagionali comunitari regolari necessari per salvare i raccolti nazionali nelle campagne. La comunità di lavoratori agricoli stranieri più presente in Italia – spiega Coldiretti – è quella rumena con 107591 occupati ma tra gli europei ci sono tra gli altri anche polacchi (13134) e bulgari (11261). Numeri che contribuiscono a colmare il gap attuale dopo che su sollecitazione della Coldiretti sono già stati prorogati fino al 31/12 i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza ed è stato ottenuto nel decreto Cura Italia che le attività prestate dai parenti e affini fino al sesto grado non costituiscono rapporto di lavoro né subordinato né autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito”.

Per Coldiretti urge un piano per la formazione professionale e una semplificazione dei voucher agricoli, affinché possano essere usati anche per i percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati.