Agricoltura: CIA e IBMA lanciano un progetto di biocontrollo delle colture

Nel settore dell'agricoltura CIA-Agricoltori Italiani e IBMA Italia hanno lanciato un progetto di biocontrollo delle colture. Ma come funziona?

Agricoltura: CIA e IBMA lanciano un progetto di biocontrollo delle colture

Torniamo a parlare del settore dell’agricoltura perché CIA-Agricoltori Italiani e IBMA Italia hanno lanciato un progetto di biocontrollo delle colture. Il nome esatto del progetto è “Progetto Biocontrollo e Innovazione digitale nell’azienda agricola”.

Saranno 100 le aziende agricole interessate da questa sperimentazione, supportate da 50 tecnici. Il progetto è triennale e si svolgerà dal 2022 al 2024. Saranno 11 le regioni interessate, più nel dettaglio si parla di Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Campania, Calabria e Sicilia.

Le imprese agricole aderenti all’iniziativa saranno il terreno su cui verranno effettuate le prove in campo delle nuove tecnologie di biocontrollo il cui scopo è quello di garantire il passaggio dalla difesa fitosanitaria da quella chimica di sintesi a quella dei bioprodotti di origine naturale. E questo sia nelle aziende biologiche che in quelle convenzionali.

biocontrollo

CIA e IBMA Italia, per realizzare questo progetto, verranno sostenute da AIPP, l’Associazione Italiana per la Protezione delle Piante. Inoltre è stato creato un apposito sito web (https://biocontrollo.cia.it/) suddiviso in due sezioni: ci sarà una parte pubblica, accessibile a tutti, dove troveranno spazio informazioni e eventi a tema e una parte privata riservata per agricoltori e tecnici (qui ci saranno i materiali di formazione sotto forma di presentazioni e videolezioni).

Dino Scanavino, presidente di CIA, ha spiegato che, così facendo, si aprirà la fase 2 della loro collaborazione con IBMA Italia, inizia già nel 2019. Il presidente ricorda che le Strategie UE Farm to Fork e Biodiversity richiedono che ci sia una riduzione obbligatoria entro il 2030 del 50% dell’uso dei pesticidi chimici. E una delle soluzioni è proprio quella di sfruttare le tecniche di biocontrollo.

Scanavino ha poi chiesto anche al Ministero della Salute e alla DG Sante della Commissione UE di semplificare e velocizzare i processi di registrazione e autorizzazione dei nuovi prodotti a minor impatto.

Giacomo De Maio, presidente di IBMA Italia, ha poi ricordato che per implementare le nuove tecniche di biocontrollo, è fondamentale formare gli agricoltori anche tramite esperti del settore.

[Crediti Foto | CIA]