Agricoltura, il ministro Stefano Patuanelli: “1 miliardo e 200 milioni per i contratti di filiera”

Il ministro Stefano Patuanelli ha commentato il percorso di attuazione del Pnrr spiegando i nuovi bandi destinati all'agricoltura.

Agricoltura, il ministro Stefano Patuanelli: “1 miliardo e 200 milioni per i contratti di filiera”

Il settore dell’agricoltura ha bisogno di aiuti e risorse abbondanti per traghettare la crisi legata ai rincari a materie prime, energia e trasporti e le difficoltà dovute all’imperversare del cambiamento climatico, in modo da avviarsi con passo svelto ma deciso verso gli obiettivi individuati dalla nuova Politica agricola comunitaria; e il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli a proposito ha annunciato una disponibilità economica di 1 miliardo e 200 milioni sui contratti di filiera.

agricoltura piante

“Per lo scorrimento del quarto bando servono circa 350 milioni oltre ai fondi già stanziati sui contratti di filiera, questo ci porta a dire che ci sono molte risorse per i prossimi anni perché rimangono liberi quasi 800 milioni per i contratti di filiera”, ha commentato Patuanelli in risposta a una domanda in audizione con le Commissioni riunite Agricoltura di Senato e Camera. Nel corso del suo intervento il ministro ha dichiarato di aver inviato il regolamento del quinto bando con alcune modifiche, che riguardano principalmente la dinamica di assegnazione delle risorse. Secondo le nuove regole, infatti, non verranno più suddivise secondo requisiti minimi ma in seguito a una valutazione dei singoli progetti da parte di una commissione ad hoc.

Patuanelli, infine, ha riassunto la situazione degli altri bandi. Più precisamente, ha spiegato che quello per la logistica alimentare sarà emesso nel secondo trimestre del 2022, con pubblicazione della graduatoria finale nel quarto. L’invito per la presentazione dei programmi di investimento riguardanti il parco agri solare, invece, sarà pubblicato nel primo trimestre 2022. Novità, invece, nell’ambito della meccanizzazione: “Stiamo pensando a regionalizzare la misura dei 500 milioni della meccanizzazione, aumentando le risorse delle regioni che hanno una conoscenza delle esigenze del territorio certamente più ampia di quella che ha un ministro o il ministero, che vede invece il territorio nazionale nel suo completo”.