Agricoltura: negli ultimi 25 anni l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro (28%)

Stando alla più recente analisi redatta da Coldiretti, l'agricoltura italiana ha perso il 28% dei propri terreni negli ultimi 25 anni.

Agricoltura: negli ultimi 25 anni l’Italia ha perso più di un terreno agricolo su quattro (28%)

Negli ultimi venticinque anni l’Italia ha perso più di un terreno atto all’agricoltura su quattro (il 28%, a essere precisi): è quanto emerge da una recente analisi redatta da Coldiretti, che di fatto sottolinea come la notizia sia tanto più preoccupante quando si considera l’attuale situazione internazionale, con la minaccia incombente di una crisi alimentare su scala globale.

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In Italia la superficie agricola utilizzabile si è infatti ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari a causa dell’effetto combinato dell’abbandona e della cementificazione: un processo che di fatto va a diminuire le già esigue possibilità di colmare il deficit produttivo dello Stivale, che al momento è obbligato a importare circa il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale. Coldiretti sottolinea inoltre come la sparizione di terra fertile, al di là delle più ovvie implicazioni sugli approvvigionamenti alimentari, non ha potuto garantire  l’assorbimento degli oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana caduti nell’ultimo decennio, che di fatto alimentano il rischio di frane e smottamenti.

“Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare con i progetti del Pnrr” ha spiegato a tal proposito il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.