Agricoltura: partono i droni contro la mosca dell’olivo

Parte la sperimentazione per l'utilizzo dei droni in agricoltura, con una deroga speciale alla legge che non consente l'utilizzo di mezzi aerei: il primo progetto è nelle Marche, contro la mosca dell'olivo.

Agricoltura: partono i droni contro la mosca dell’olivo

Una novità in Italia nel settore dell’agricoltura: per la prima volta viene infatti sperimentato l’uso dei droni nella lotta contro la mosca dell’olivo. Il progetto, simpaticamente chiamato S.F.I.D.A. (Smart Farming: Innovare con i Droni l’Ambiente), prevedrà l’utilizzo di un drone per l’irrorazione di prodotti atti a combattere la presenza della mosca dell’olivo: per questo è stata necessaria un’autorizzazione speciale del ministero della Salute, visto che l’utilizzo dei mezzi aerei (e il drone è considerato tale a tutti gli effetti) per questo scopo è normalmente vietato dalla legge.

Il progetto SFIDA è stato ufficialmente lanciato nelle Marche, finanziato dalla Regione e nato dalla collaborazione tra l’azienda agricola Andrea Passacantando (capofila del progetto) l’Iis “Garibaldi” di Macerata, l’Assam (Agenzia sviluppo agricolo) Marche, le Università di Camentino e di Macerata e Copagri.

mosca olivo

Un progetto che permette di “fare innovazione anche in provincia avvalendosi di eccellenze locali che dimostrano di avere un ampio respiro oltre i confini territoriali” ha commentato l’onorevole Tullio Patassini, che a suo tempo era stato primo firmatario (insieme al capogruppo Lega in commissione Agricoltura Lorenzo Viviani) della proposta di legge per la sperimentazione dell’impiego dei droni in agricoltura. “La proposta di legge ha ricevuto un ampio consenso, è l’occasione per valorizzare l’esperienza agricola con l’innovazione tecnologica”.