Agricoltura, si guadagna troppo poco? Il 66% degli agricoltori ritiene di sì

In agricoltura il guadagno è buono? Secondo il 66% degli agricoltori italiani, la risposta è un sonoro "No".

Agricoltura, si guadagna troppo poco? Il 66% degli agricoltori ritiene di sì

Far crescere il cibo che finisce sulle tavole di tutto il mondo – seminarlo, nutrirlo, proteggerlo e infine raccoglierlo – è un mestiere innegabilmente nobile, per quanto faticoso. Ma coloro che effettivamente lavorano in questo settore ricevono un compenso adeguato? Secondo il 66% degli agricoltori la risposta è un sonoro “No”: si tratta di quanto emerso dal XII Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” realizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi, che di fatto tenta di raccontare il rapporto degli italiani con il mondo dell’agricoltura. È infatti interessante notare che, nonostante il settore possa godere di un certo prestigio – tanto che un italiano su tre consiglierebbe ai propri figli di fare l’agricoltore -, la percezione fornita dai suoi stessi attori sia prettamente negativa.

agriturismo

Il 60% degli intervistati sostiene che le loro condizioni lavorative siano di fatto cambiate per il peggio (un anno fa, per intenderci, questo parere era condiviso “solamente” dal 52% dei partecipanti), e il 66% – come già accennato – ritiene di guadagnare poco. Le ragioni operanti nei retroscena sono molteplici: potremmo raccontarvi del prezzo dei fertilizzanti o di altre materie prime schizzate alle stelle per la guerra in Ucraina, delle condizioni climatiche sempre più avverse che determinano tagli produttivi o ulteriori aumenti dei costi, o ancora del caro bollette che rischia di piegare l’intera filiera agroalimentare.

Tornando al contesto del rapporto è interessante notare la stabilità del trend degli intervistati che si rivolge ai farmers market (36%), apprezzati soprattutto per la qualità dei prodotti (43%), il rapporto qualità-prezzo (26%), il contatto diretto con il produttore (17%) e la stagionalità (14%); e la crescita del l’agriturismo (42%, a +4%), apprezzato anche come spazio didattico per le attività agro-sportive e per gli agro-asili.