Agroalimentare, la produzione di cibo in Italia assorbe l’11% dell’energia totale

La mole produttiva del settore agroalimentare assorbe più di un decimo (l'11%, a essere esatti) dei consumi energetici industriali totali.

Agroalimentare, la produzione di cibo in Italia assorbe l’11% dell’energia totale

La mole produttiva del settore agroalimentare assorbe più di un decimo (l’11%, a essere esatti) dei consumi energetici industriali totali, equivalenti a circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio all’anno: questo è quanto emerso dalla più recente analisi redatta dalla Coldiretti sulla base dei dati Enea sugli effetti degli ultimi rincari della bolletta dell’energia, che verosimilmente determineranno nuovi rincari ai prezzi di tutti i prodotti nella grande distribuzione. Il grande colpevole, in questo contesto, è ovviamente l’esplosione del costo del gas.

agricoltura piante

Dando una rapida occhiata alla classifica dei rincari troviamo al primo posto assoluto la verdura, che quest’anno costerà complessivamente – complice anche l’inflazione galoppante e i tagli produttivi causati dall’imperversare della siccità – alle famiglie dello Stivale 1,97 miliardi di euro in più. Seguono poi pane, pasta e riso, che vantano un aggravio complessivo di 1,65 miliardi, e carne e salumi, per i quali si stima una spesa superiore di 1,54 miliardi rispetto all’anno precedente.

“In agricoltura” sottolinea nello specifico la Coldiretti “si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica”.