Per la prima volta nella storia recente, le esportazioni agroalimentari italiane superano le importazioni. Un evidente effetto della pandemia ancora in corso ma che, secondo Coldiretti, può diventare un’opportunità.
“Ci sono le condizioni per far crescere il Made in Italy e ridurre la dipendenza dall’estero – fa sapere Coldiretti -, da dove arriva ancora un prodotto agroalimentare su quattro consumato sulle tavole degli italiani”. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in occasione del Summit della Coldiretti con il Governo “Recovery ‘Food’, l’Italia riparte dal cibo” organizzato con Filiera Italia a Palazzo Rospigliosi a Roma.
Le esportazioni agroalimentari nel 2020 – riporta Coldiretti – hanno raggiunto il valore record di 46,1 miliardi con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente, che ha consentito lo storico sorpasso sulle importazioni che sono invece scese a 43 miliardi.
“L’Italia conta su un tesoro da primato mondiale ma per difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero deve considerare il settore agroalimentare come vera e propria risorsa strategica al pari di telecomunicazioni ed energia” afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza di “tagliare la burocrazia che frena le imprese e investire su progetti di ampio respiro in grado di mettere le ali al Paese fuori dall’emergenza Covid”.