Tra il mese di gennaio e quello di agosto dell’anno in corso la Sardegna ha contato oltre 3 milioni di arrivi. Il dato, così messo, è già eloquente; ma acquisisce il grassetto se contestualizzato: trattasi di una crescita del 7,5% su base annua. E dunque?
E dunque la Sardegna ci sta riuscendo. L’obiettivo, come raccontato a BIT 2025 lo scorso febbraio, era quello di diventare una destinazione da vivere tutto l’anno. Altri dati: da gennaio a settembre 2025 si sono contati 9,2 milioni di passeggeri negli aeroporti sardi. Insomma, i numeri sanno di risultato raggiunto – ma non è tutto.
Tre novità per rafforzare il posizionamento
Nelle ultime ore a Rimini si è tenuta la conferenza stampa della Regione Sardegna presso il TTG Travel Experience 2025. Si è parlato di traguardi raggiunti e da raggiungere, come ovvio, di cultura del dato, di aspettative per il futuro e di strategie per concretizzarle. Sono tre, in particolare, le novità che proiettano la Sardegna verso un nuovo posizionamento.
Numero uno: Cala Goloritzè eletta spiaggia più bella del mondo. Trattasi di “un primato – ha spiegato l’Assessore del Turismo Franco Cuccureddu – che rafforza la nostra immagine nel segmento più esclusivo del turismo marino e balneare”. Il nome del riconoscimento è più che efficace, d’altro canto.
Numero due: il nuovo riconoscimento UNESCO delle Domus de Janas, ora ufficialmente inserite nella World Heritage List come 61° sito italiano Patrimonio dell’Umanità. Allargando lo sguardo dall’isola al Paese, questo significa che l’Italia ha rafforzato il primato mondiale superando la Cina (quota 60), con cui condivideva l’alloro.
Numero tre: il collegamento diretto Olbia – New York, attivo – spiega ancora Cuccureddu – a partire dal prossimo maggio. Un ponte che rafforza il legame con il turismo internazionale, quello a stelle e strisce in primo luogo.
Cuccureddu ha ribadito come “questi risultati non siano casuali ma il frutto di una strategia condivisa, che punta sulla qualità, sulla sostenibilità e sull’identità della Sardegna. Il turismo è il motore del nostro futuro, e oggi possiamo dire di essere sulla rotta giusta”.