Albania, l’ultimo orso “da ristorante” è stato salvato: la sua nuova casa è la foresta

Che roba è un "orso da ristorante"? Vi raccontiamo la storia di Mark, un orso bruno che ha passato 20 anni in gabbia.

Albania, l’ultimo orso “da ristorante” è stato salvato: la sua nuova casa è la foresta

Fermi tutti – che roba è un orso “da ristorante”? È uno che serve ai tavoli, con tanto di grembiule, tenendo in equilibrio decine di boccali traboccanti di birra su più vassoi, come nelle migliori taverne della Terra di Mezzo? No, purtroppo no – nulla di tutto questo. Mark, 24 anni di età, è un orso bruno che ha passato più di vent’anni della sua vita confinato in una piccola gabbia accanto a un ristorante in quel di Tirana, capitale dell’Albania. La sua funzione? Un semplice intrattenimento. L’ambiente di “lavoro”, tuttavia, era tutt’altro che adatto a lui: lasciato a patire il caldo e le intemperie su di un pavimento di cemento, dove qualsiasi tipo di comportamento naturale era ovviamente precluso e dove si è rovinato i denti a furia di mordere le sbarre, Mark aveva senz’altro bisogno di qualcuno che lo aiutasse.

Una nuova vita nelle foreste austriache

foresta

L’organizzazione per la protezione degli animali Vier Pfoten (Four Paws nell’attività internazionale), con sede in Austria, ha recentemente annunciato di aver raggiunto un accordo con il proprietario del ristorante per salvare il nostro Mark. Importante notare, per di più, che lo stesso titolare si è impegnato a non tenere imprigionati altri orsi. L’organizzazione animalista ha dunque potuto procedere con il trasferimento del nostro protagonista presso il santuario “La foresta degli orsi” in quel di Arbesbach, ad appena 150 chilometri da Vienna, dove di fatto potrà cominciare una nuova vita.

Il team di Four Paws ha dunque proceduto anestetizzando Mark e liberandolo dalla gabbia (Mark è senza ombra di dubbio un tenerone, ma forse senza l’anestesia non sarebbe stato così collaborativo). Un veterinario ha poi effettuato la visita di routine, assicurandosi che l’orso fosse in grado di sopportare un viaggio piuttosto lungo, e con l’aiuto del personale l’ha caricato su di una apposita ambulanza veterinaria.

Il viaggio, come accennato, non è stato semplice: 44 ore per coprire quasi 2000 km, passando per la Macedonia del Nord, la Grecia, la Bulgaria, la Romania e l’Ungheria; ma il nostro protagonista non ha dato problemi. “Mark è un orso tranquillo” ha commentato a tal proposito una portavoce dell’associazione. “È restato calmo anche durante il viaggio in cui era cosciente dopo essersi risvegliato dall’anestesia. Ha mangiato frutta e verdura e ha fatto qualche sonnellino”. Avrà pensato di essere in ferie: cibo e dormita.

Arrivato a destinazione, Mark ha passato qualche giorno in un recinto per abituarsi al nuovo ambiente: a sua disposizione, una volta rilasciato nel santuario, avrà una tana in cui ritirarsi e un bosco di duemila metri quadrati in cui… Beh, comportarsi da orso. “Il salvataggio di Mark è una pietra miliare” ha commentato ancora Four Paws “ma senza una modifica delle leggi attuali, gli orsi in Albania potrebbero continuare a essere sfruttati come attrazione turistica, come accade anche con i grandi felini sono ancora commercializzati illegalmente”.