Alcol: Fipe e la magistratura insieme contro abusivismo e “mala movida”

Fipe e la magistratura hanno creato un progetto di sensibilizzazione nei confronti dell'abusivismo, della mala movida e del consumo di alcol.

Alcol: Fipe e la magistratura insieme contro abusivismo e “mala movida”

Fipe e la magistratura hanno unito le forze per creare una campagna di sensibilizzazione rivolta a clienti e gestori dei locali per lottare contro l’abusivismo, la “mala movida” e il consumo eccessivo di alcol.

Fipe-Confcommercio e l’Associazione Nazionale Magistrati hanno stilato un vero e proprio protocollo per garantire una maggior consapevolezza dei rischi in cui incorre chi somministra alcolici ai minorenni. Da un lato ci sono i consumatori, spesso minorenni, che non hanno idea di cosa comporti per la loro salute trascorrere notti in preda ai fumi dell’alcol. Dall’altro ci sono i gestori dei locali che non sempre sono consci delle conseguenze legali a cui vanno incontro.

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Non tutti, infatti, sanno quali siano i rischi se si viene colti a somministrare alcolici a un ragazzo minore di 16 anni. Altri non sanno quali siano i rischi nel vendere o somministrare un superalcolico a una donna incinta. E ancora: in molti non sanno a quali sanzioni si vada incontro se si ordinano cocktail alcolici mentendo sulla propria età.

Proprio per questi motivi l’Associazione Nazionale Magistrati, tramite la XV Commissione “Educazione alla legalità” presieduta da Giacomo Ebner, affiancherà Fipe in una serie di attività di sensibilizzazione rivolte sia ai clienti che hai gestori dei locali. Questo progetto si chiamerà “Bevi consapevolmente” e coinvolgerà anche le scuole e le università grazie alla diffusione di materiale informativo inerenti i correnti comportamenti da adottare.

Verrà anche diffuso il pamphlet dal titolo “Guida al servizio per un consumo consapevole”, realizzato da Fipe insieme a Federvini. Qui verranno sottolineate le buone pratiche da adottare per il consumo di alcolici sia per quanto riguarda i clienti che i gestori.

Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, ha spiegato che solo garantendo una costante attività di formazione e sensibilizzazione degli operatori del settore della ristorazione sia possibile arginare il fenomeno dilagante della mala movida, lontana dalla nostra cultura e dalle nostre tradizioni. Il fatto è che la mala movida è alimentata tutti i giorni da chi vende e/o somministra, spesso abusivament, alcol a basso costo, infrangendo le leggi.

Dal canto suo Giuseppe Santalucia, presidente di ANM, ha dichiarato che da sempre l’Associazione è impegnata a realizzare iniziative di sensibilizzazione. Per questo sono lieti di aver creato questa collaborazione con Fipe: è necessario promuovere comportamenti responsabili da parte di consumatori, anche minorenni e gestori dei pubblici esercizi, rispettando comunque la libertà d’impresa e le esigenze di svago e divertimento. Tuttavia sottolinea che il rispetto delle regole e della salute possa favorire una movida più sana, con qualità della vita migliore per tutti.

Ricordiamo, poi, che in quanto a consumo di alcolici, l’Italia è il terzo paese in Europa.