Alcolici, più morti e malattie in futuro: colpa dell’aumento dei consumi in pandemia

Il consumo di alcolici in casa durante la pandemia potrebbe aver stabilito abitudini che porteranno a un aumento di decessi e malattie.

Alcolici, più morti e malattie in futuro: colpa dell’aumento dei consumi in pandemia

A costo di passare per antipatici abbiamo più volte sottolineato come, di fatto, il consumo di alcolici sia collegato a diversi rischi per la salute: ebbene, con l’aumento generalizzato delle occasioni per alzare il gomito determinato dai lunghi periodi di solitudine e isolamento della pandemia, gli esperti si aspettano un aumento dei decessi e delle malattie riconducibili all’alcol. È quanto emerso da due studi separati, uno condotto dall’Institute of Alcohol Studies e un altro redatto invece dai ricercatori dell’Università di Sheffield, che di fatto sottolineano come, anche nel migliore di casi (ossia con i consumi che rientrano nei livelli del periodo prepandemico), potrebbero contarsi 1830 morti in più nei prossimi vent’anni – un’ecatombe che nello scenario peggiore potrebbe invece contare 25 mila decessi.

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Non tutti hanno cominciato a bere di più durante la pandemia, vero – di fatto, i sondaggi suggeriscono che i consumatori leggeri o moderati hanno perfino ridotto il numero di bicchieri bevuti -, ma ciò che preoccupa gli esperti è che i cosiddetti heavy drinkers (così come coloro che abitano nelle aree più svantaggiate o pericolose) abbiano alzato il gomito ancora più del solito. “Questi dati evidenziano che è probabile che l’impatto della pandemia sul nostro comportamento nel bere getti una lunga ombra sulla nostra salute” ha commentato a tal proposito Colin Angus, che ha guidato lo studio dell’Università di Sheffield, sottolineando come il servizio sanitario nazionale si trovi già in grossa difficoltà con gli arretrati della pandemia.

“C’è una piccola minoranza che stava già bevendo ad alti livelli di danno quando sono iniziati i blocchi, e le prove suggeriscono che alcuni hanno continuato a bere di più” ha aggiunto Nicola Bates del Portman Group. “Questa piccola minoranza di bevitori è quella che ha bisogno del maggior sostegno con un’azione mirata e una risposta politica mirata”.