Alimentazione, scoperti i neuroni “affamati”: si attivano alla vista del cibo

Un gruppo di ricercatori del Mit ha scoperto un gruppo di neuroni "affamati", che si attivano alla vista del cibo.

Alimentazione, scoperti i neuroni “affamati”: si attivano alla vista del cibo

Il gruppo dei cosiddetti neuroni “affamati” è incastonato nella corteccia visiva, in compagnia di quelli che rispondono a volti, corpi, luoghi e parole – una posizione che, secondo gli studiosi, potrebbe di fatto spiegare l’importanza del cibo nel contesto della cultura umana. La loro esistenza è frutto degli sforzi di un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit), e di fatto apre la porta a interessanti discussioni su come e perché questa particolarissima popolazione neurale si sviluppa, e soprattutto se si attiva in maniera diversa in base ai gusti personali di ognuno di noi.

dottori

Lo studio, poi pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology, ha analizzato scansioni del cervello ottenute con risonanza magnetica funzionale (fMRI): tali scansioni sono costituite da tante unità tridimensionali che rappresentano singole sezioni, ognuna a sua volta contenente centinaia di migliaia di neuroni – motivo per cui le popolazioni più modeste potrebbero facilmente passare inosservate. I ricercatori hanno dunque adottato un metodo matematico più rigido che, come accennato, ha permesso loro di scoprire il gruppo dei neuroni “affamati” (anche se “golosi” ci piace di più).

“All’inizio siamo rimasti piuttosto perplessi, perché il cibo non è una categoria visivamente omogenea” ha commentato Meenakshi Khosla, la ricercatrice che ha guidato lo studio. “”Mele, mais e pasta sembrano cose molto diverse l’una dall’altra eppure abbiamo trovato un’unica popolazione che risponde in modo simile a tutti questi diversi prodotti alimentari”.