Alimenti speciali, contestato un bando di Regione Lazio: “Prezzo basso più importante della qualità”

Tre associazioni di pazienti contestano un bando di Regione Lazio che dà maggior peso al prezzo (basso) rispetto alla qualità nella scelta degli Alimenti ai Fini Medici Specialistici.

Alimenti speciali, contestato un bando di Regione Lazio: “Prezzo basso più importante della qualità”

Più importanza al prezzo (basso) che alla qualità. E così le associazioni di pazienti “Fra Parentesi”, “Anna”, “Vivere senza stomaco si può” hanno contestato un bando di Regione Lazio per la fornitura di alimenti speciali, ovvero quei preparati destinati alle persone con problemi ad assumere, digerire, assorbire o metabolizzare i normali alimenti.

Secondo le associazioni, la gara di appalto per la fornitura di prodotti nutrizionali indetta dalla Regione Lazio e pubblicata in Gazzetta Ufficiale prevede che gli Alimenti ai Fini Medici Specialistici verranno acquistati “con il solo criterio del minor prezzo di offerta, senza alcuna valutazione qualitativa”.

Ciò significa per i prossimi 2 anni tutti le persone che avranno bisogno di questi alimenti speciali nel Lazio “non riceveranno i migliori prodotti o i più efficaci tarati sui loro bisogni, ma soltanto e sempre i meno costosi, con poco riguardo nei confronti della particolare fragilità del singolo paziente destinatario. La Regione Lazio – proseguono le tre associazioni – ad oggi è l’unica regione italiana a non prevedere l’erogazione gratuita dei prodotti nutrizionali orali destinati ai Pazienti Oncologici e non, in completo disallineamento con quanto convenuto con la Conferenza Stato Regioni. Questo nuovo ulteriore passo, potrà solo fare retrocedere ancora nel servizio offerto ai pazienti in tema di nutrizione e quindi di salute. Giustissimo cercare di ‘fare efficienza’ ma non è né corretto né etico farlo a spese dei pazienti”.

Quello che chiedono le tre associazioni, infine, è di togliere gli AMFS e i prodotti da nutrizione enterale dalla standardizzazione.