Allevamenti biologici: polli nutriti con larve di mosca, il progetto di CRN e UniTo

Parlando di allevamenti biologici di polli, il progetto di CRN e UniTo prevede di nutrirli con larve di mosca vive al posto di usare la soia.

Allevamenti biologici: polli nutriti con larve di mosca, il progetto di CRN e UniTo

Un progetto realizzato da CRN e UniTo prevede di nutrire i polli degli allevamenti biologici con larve di mosca al posto della soia. Lo scopo è sia quello di migliorare il benessere animale che quello di migliorare la qualità delle carni.

Il nome di questo progetto è Poultrynsect e verrà coordinato dall’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme ai ricercatori e docenti dei dipartimenti di Scienze Veterinarie e di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.

Il progetto è riuscito a vincere il bando internazionale ERA-NET Susfood 2 e CORE Organic, quello dedicato ai programmi di ricerca incentrati su sistemi alimentari eco-sostenibili. Durerà tre anni e consisterà nel cercare di nutire i polli da carne in allevamento biologico con larve vive di mosca soldato nera, l’Hermetia illucens, in modo da sostituire parziale la quota proteica apportata solitamente dalla farina di soia, legume largamente importato dall’America.

Utilizzando le larve di mosca, il progetto prevede di riuscire a produrre carne maggiormente sostenibile, migliorando anche al contempo il benessere animale e venendo incontro alle richieste dei consumatori di avere prodotti carne più naturali, gustosi e salutari.

Queste larve di insetti verranno allevate su substrati biologici di scarto, in modo da valorizzare anche i materiali di scarto prodotti dalle industrie alimentari. Il progetto prevede anche una serie di analisi:

  • Life Cycle Assessment
  • Life Cycle Cost

in modo da valutare anche l’impatto economico di questa dieta alternativa. Inoltre verrà anche valutata l’efficacia delle larve di insetto vive nel migliorare:

  • performance di crescita dei polli da carne a lento accrescimento
  • benessere animale
  • microbiota intestinale
  • sistema immunitario

Il team dell’Università di Torino sarà coordinato da Achille Schiavone, professore di Nutrizione e alimentazione animale presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie. Accanto a lui ci saranno la professoressa Laura Gasco e le dottoresse Ilaria Biasato e Manuela Renna.

Le prove di alimentazione avverranno al Centro Sperimentale Tetto Frati di Carmagnola: le larve saranno somministrate a polli da carne ad accrescimento intermedio e lento. Le larve, invece, verranno fornite dal partner belga Inagro VZW, mentre toccherà ai ricercatori tedesci del German Institute of Food Technologies (DIL) valutare la sostenibilità ambientale, economica e sociale di questa sostituzione della soia con le larve di mosca. Ma non è finita qui: i ricercatori norvegesi di Nofima AS dovranno eseguire le analisi chimico-fisiche sulle carni avicole, mentre il CRN, con la supervisione del dottor Franceso Gai, coordinerà il tutto.

[Crediti | UniTo]